Ludopatie: Al Museo della Città, dal 19 gennaio al 17 febbraio, la mostra interattiva “Fate il nostro gioco”. Nel 2018, 268 milioni di euro giocati a Rimini, 71 nuovi casi di ludopatia. Gli identikit dei malati di gioco riminesi
Un vero e proprio casinò ricostruito con tanto di sale giochi, roulette e panno verde.A chi, da sabato 19 gennaio (con inaugurazione aperta al pubblico alle ore 11.00) al 17 febbraio, entrerà negli spazi del Museo della Città, in via Tonini 1, sembrerà infatti di trovarsi a Sanremo o a Las Vegas, grazie allo spettacolare allestimento della mostra “Fate il Nostro gioco” , costruita e pensata intorno ad un punto fondamentale: il gioco d’azzardo si realizza nel lungo periodo e il caso ha ben poco a che vedere con quello che succederà.
Durante una visita guidata di 90 minuti saranno presentati al pubblico e agli studenti gli aspetti matematici ed emotivi che governano il mondo dell’azzardo fornendo una visione consapevole del fenomeno. Una mostra interatttiva che rimarrà aperta al pubblico per 30 giorni consecutivi e in cui sarà possibile effettuare visite gratuite e guidate da comunicatori scientifici appositamente formati, e sono rivolte a gruppi di 30 persone al massimo.
Sono previsti percorsi specifici per le scuole, che possono richiedere e prenotare le visite anche attravero la mail e il numero di telefono dedicati: prenotazioni@fateilnostrogioco.it o di chiamarci al numero 0541 653103.
Il percorso della Mostra interattiva
Il percorso si sviluppa in tre ambienti.
Nella prima sala, al fine di esplorare il concetto di probabilità e il modo in cui prendiamo decisioni in situazioni di incertezza, il pubblico è coinvolto in tre giochi: il celebre gioco delle 3 porte di Monty Hall (in scala 1:1), l’esperimento del cubo di coriandoli e il gioco della probabilità e ci chiediamo, ad esempio, se è più probabile che la terra venga distrutta nel 2068 dall’asteroide 99942-Apophis o che un giocatore vinca 3.000 euro al mese per vent’anni al Win for Life?
La seconda sala è il cuore pulsante dell’intera mostra, le guide si trasformano in croupier per simulare con il pubblico i giochi da casinò, come la Roulette Francese e alcuni giochi pubblici d’azzardo come le Slot Machine e i Gratta e Vinci. Di ogni gioco sono illustrati al pubblico il funzionamento e il margine di guadagno del banco, ma anche le trappole cognitive, volte a farci continuare a giocare nonostante sia sconveniente. Dopo la fase di simulazione i dati raccolti delle giocate (spesa, incasso e vincita) vengono inseriti in un apposito software che aggiorna in tempo reale i grafici del bilancio complessivo verificando che, nel lungo periodo, il bilancio di un giocatore peggiora sempre di più e tende a quello teorico, calcolabile a priori matematicamente
Nel terzo ambiente si analizzeranno i dati ufficiali dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Stato sul consumo di azzardo in Italia e i risultati delle ultime indagini epidemiologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche sulle abitudini di gioco: lo scopo è quello di stimolare la riflessione e accendere un breve dibattito sulle conseguenze del gioco d’azzardo patologico e sulle possibilità di intervento.
Quanto si gioca a Rimini?
I dati riportati fanno riferimento al solo Comune di Rimini nel corso del 2017. Sono dati ufficiali dell’Aams (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) rielaborati e diffusi all’interno del progetto “l’Italia delle Slot”.
Spesa totale nel gioco d’azzardo: 268,71 mln di euro. Con il termine spesa si intendono i soldi giocati.
Perdita totale: 59,3 mln di euro. Con il termine perdita si intendono i soldi persi.
Spesa pro capite: 1798 euro. Questo dato è una media anche tiene conto di tutti gli abitanti del comune (quindi anche neonati). La spesa pro capite nazionale è di 1680 euro circa.
Ludopatie: identikit “malati di gioco” della provincia di Rimini?
Maschio, con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, titolo di scuola media e regolarmente occupato. Questo l’identikit dell’utente medio dei servizi di ludopatia che si presenta ai servizi del territorio.
Dal 1 gennaio 2018 sono stati 71 i nuovi ingressi per problematiche legate al gioco d’azzardo nel territorio della provincia di Rimini. Oltre a questi, circa 30 persone hanno preso appuntamento per un primo colloquio senza poi presentarsi.
Utenti seguiti da Ausl Romagna – serie storica:
“Contrastare il gioco d’azzardo – commenta Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – puntando sulla conoscenza, la formazione e la simulazione. L’originale formula di questa mostra è uno strumento in più, importante, per evidenziare i pericoli del gioco. Un tema sul quale, come Amministrazione, siamo attivi su più fronti; dalla mappatura per evitare la presenza di spazi di gioco vicino a luoghi sensibili come le scuole, al rapporto con i commercianti con il logo “no slot” che evidenzia le attività che staccano la spina alle slot-machine. Con questa mostra partiamo dalle scuole, nella consapevolezza che si tratti di una problematica che si sta facendo sempre più spazio tra i giovani anche grazie alle nuove frontiere del gioco on line”.