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Na Pizz alla conquista della Romagna

“Na Pizz” è sbarcato in Romagna da ormai 6 anni e sembra aver conquistato tutti i romagnoli golosi della vera pizza napoletana. Si è diffuso a Rimini, Riccione e a Cesena, nelle recenti feste natalizi era presente anche a Cattolica con la casetta gourmet. E l’obiettivo dei prossimi nei prossimi anni è quello di conquistare altre piazze nella nostra del nostro territorio, come ci spiega Fabio Rocco, 35 anni, originario di Campobasso, uno dei titolari, a cui abbiamo domandato come è nato questo brand.

Fabio Rocco

Rocco, quando ha scoperto il suo amore per la pizza?

«Il mio amore per la pizza è sbocciato a sei anni, quando frequentavo le prime pizzerie napoletane nelle varie città del meridione. Sono sempre stato attratto dai locali dove andava in scena il “Pizza Show”, con il pizzaiolo in sala».

Quando ha incominciato a impastare le sue prime pizze?

«Ho fatto esperienza come cameriere in pizzeria, all’età di 16 anni. Quello che mi spingeva a fare questo mestiere era, non solo di servire le pizze a tavola con il sorriso, ma soprattutto, la voglia di farle con la stessa dedizione e amore. Infatti, dopo aver terminato il servizio, la sera verso la mezzanotte, mi esercitavo a fare le prime pizze per i miei colleghi. I primi tentativi non erano all’altezza, ma poi con il tempo ho affinato la mia tecnica. A 16 anni ho avuto le prime basi dalla famiglia Robertucci di Torre del Greco, a 19 anni mi sono formato dalla famiglia Ercole di Napoli con le pizzerie donna Amalia, infine a 22 Anni ho avuto la fortuna di imparare dal pizzaiolo Ciro Tibello, mentore  dei pizzaioli Fratelli La Bufala. Ad oggi, siamo alla continua ricerca di formazione e prodotti di qualità, non a caso, qualche anno fa, insieme al mio staff, abbiamo potuto contare sull’esperienza di uno dei tecnici più affermati nel panorama della pizza, ovvero Luigi Ricchezza».

Mi parli del brand Na Pizz: come è nato?

«Questo brand è nato da una mia fortissima passione per questo ambito, che contagiò anche l’imprenditore Gianmaria Restelli, mio datore di lavoro dal 2008 al 2012, alla Pizzeria Fratelli La Bufala. Adesso è diventato il mio socio e mi sta accompagnando in questa bellissima avventura».

Siete presenti a Rimini, Riccione e Cesena, giusto? Volete conquistare altre città? Su quanti dipendenti potete contare?

«Sì, abbiamo circa 60 dipendenti nei tre punti vendita, ma non vogliamo fermarci qua, perché il nostro obiettivo è aprirne altri 7. Apriremo altri punti vendita a Bologna e Ravenna».

Qual è il segreto del successo di Na Pizz?

«Il segreto di Na Pizz e l’innovazione, perché solo con l’innovazione riesci ad ottenere cose che nessuno è mai arrivato a produrre. Siamo stati i primi a creare, in Italia, un laboratorio artigianale che fornisce i nostri cinque punti vendita: tre a marchio Na Pizz e  due con un altro marchio in franchising gestito da noi. Il laboratorio specializzato sulla produzione di pasti, friggitoria  e dolci ci permette di centralizzare le competenze. Abbiamo a disposizione attrezzature tecnologiche di ultima generazione, con una temperatura costante della conservazione della farina che non subisce sbalzi di temperatura. Un altro passo in avanti che abbiamo fatto è l’utilizzo del forno della ditta Izzo Forni. Siamo stati la prima pizzeria al mondo ad usarlo, dopo averlo visto alla fiera del Sigep del 2014. Il forno elettrico per la vera pizza napoletana certificato della Izzo Forni è il primo che ha permesso alla pizza napoletana di cuocere con tutti gli standard, superiore, sotto tanti punti di vista, ad un classico forno a legna».

Che cos’ha un forno elettrico più di uno a legna?

«Il forno elettrico è più pulito rispetto ad uno a legna, perché nel legno si possono annidare batteri e insetti. Inoltre, il pizzaiolo ha le mani più pulite, perché non afferra la corteccia del legno e, soprattutto, la cottura a 480’ della pizza risulta più omogenea».

Qual è la pizza più richiesta?

«Senza dubbio la Bufalina, poi la Margherita e infine le Pizze Pop, quelle con il cornicione ripieno».

Siete soddisfatti di quello che avete costruito in questi anni?

«Siamo molto soddisfatti, anche se puntiamo sempre a raggiungere nuovi traguardi molto più ambiziosi. Non vogliamo fermarci qua».

Nicola Luccarelli

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