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Rimini, il sindacato di Polizia affonda le armi libere: “Difesa privata, miopia politica”

Si è aperto oggi a Rimini all’hotel Ambasciatori di Marina Centro il V Congresso Nazionale Silp (Sindacato Italiano dei Lavoratori di Polizia) Cgil alla presenza del Prefetto e Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli e del Segretario Nazionale del sindacato Daniele Tissone. I lavori del congresso termineranno nella giornata di domani e oggi si sono aperti con l’intervento del segretario generale Tissone che davanti a una platea composta da iscritti al sindacato, autorità locali (il Questore Improta, il Prefetto Camporota ed esponenti della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri) e delegati provenienti da tutto il Paese, non ha risparmiato l’esecutivo da dure critiche sopratutto per quanto riguarda il tema della sicurezza.

Il continuo sbandierare, da parte di certi esponenti di governo, dell’insicurezza percepita non fa altro che accrescere l’allarme sociale soprattutto quando le statistiche ci dicono che i reati non sono affatto in aumento” ha esordito Tissone.

Il Segretario è intervenuto anche sul tema della legittima difesa esprimendo la posizione del sindacato di Polizia:  “L’illusione di una sicurezza fai da te espressasi in questi anni – ha ammonito – con un vertiginoso aumento delle richieste di porto e detenzioni di armi. La difesa privata, va ricordato, è sintomo di miopia politica”.

Nel suo lungo intervento, Tissone non si è soffermato anche sul tema dell’immigrazione. “Troppe volte capita che la  colpa ogni male di questa società venga addossata agli immigrati”.

La platea del Congresso all’Hotel Ambasciatori

Presente in sede di assemblea anche il Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero De Raho. Per il magistrato in Italia “esiste una mafia dilagante che ha occupato non solo le regioni del Sud ma si è diffusa sul territorio nazionale ed è un fatto gravissimo. La Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza devono fare, come fanno, appieno il loro compito ma si nota che sul territorio vi è una insufficienza di uomini. Una carenza da tutti sentita“.

De Raho ha lanciato una vera e propria accusa. “Non c’è uno Stato cosi presente come dovrebbe essere – ha ammonito – soprattutto nella prevenzione e nel controllo del territorio. Su questo – ha concluso De Raho – condivido l’urlo di aiuto di questo sindacato, esigenza di rafforzare le fila e di tornare al riempimento degli organici“. Anche Tissone aveva infatti reclamato più risorse per gli organi di Polizia.

Posizione condivisa anche dal Prefetto Franco Gabrielli, che nel corso del suo intervento – applauditissimo – ha parlato della necessità di introdurre un codice etico all’interno delle Forze di Polizia. “E’ mia premura fare tutto il possibile perchè questo avvenga“, ha dichiarato.  Il Capo della Polizia è intervenuto anche nel dibattito sul decreto sicurezza.

“Per quanto riguarda il ruolo che ricopro sono tenuto a seguire le indicazioni del Ministero dell’Interno. La legge va rispettata”. Anche se  il Prefetto Gabrielli ha ammesso di “invidiare la posizione di Tissone, in quanto può dire cose che al sottoscritto non è consentito dire”.

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