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IEG. Marzotto:”Cagnoni è un padrone senza esserlo”. Il 15 gennaio sarà a Rimini

Matteo Marzotto si toglie qualche sassolino e critica i vertici di Ieg, la società nata dalla fusione, da lui proposta, tra le Fiere di Rimini e Vicenza. «Il presidente Lorenzo Cagnoni – dice l’ex vicepresidente esecutivo di Ieg – si è comportato da padrone senza esserlo. E a un certo punto ha cercato anche di scavalcarmi con i soci vicentini».

Parole dure anche per la mancata quotazione della società, giustificata dall’amministratore delegato, Ugo Ravanelli,  per le cattive condizioni di mercato. «In realtà ci sono state società che sono andate a piazza Affari comunque – osserva Marzotto – e comunque se avessimo rispettato i tempi concordati quando era direttore generale Corrado Facco, Ieg sarebbe quotata da un pezzo». «Ieg avrebbe potuto diventare polo aggregante per l’intero sistema fieristico nazionale – prosegue – ma il modo come è stata gestita in questo ultimo periodo non mi lascia molte speranze».

In una lunga intervista al Giornale di Vicenza ripercorre tutta la sua esperienza di vice presidente di IEG.

Marzotto conferma la scelta della fusione tra Fiera di Vicenza e Fiera di Rimini. Ci ha sempre creduto sino a dichiarare che”avrebbe investito direttamente nella quotazione in borsa ed immaginava un polo fieristico nazionale di 600-700 milioni di fatturato”.

Alla domanda del giornalista cosa è successo Marzotto non usa mezzi termini:” Negli ultimi otto mesi il presidente Cagnoni e l’amministratore delegato Ravanelli non hanno perso occasione di parlare male di me e quasi sempre a sproposito”. Secondo Marzotto se la “quotazione in borsa fosse avvenuta in primavera del 2018, come era prevista, Ieg sarebbe quotata”. Invece il 6 aprile ricevo una telefonata del presidente Cagnoni, prosegue Marzotto, che in modo garbato mi dice, poco prima che iniziasse il Consiglio di Amministrazione, che tutti i membri del CdA di Rimini si sarebbero presentati dimissionari. Che senso aveva forzare in questo modo il socio di minoranza che si è sempre dimostrato leale?”

Marzotto imputa la rottura al presidente Cagnoni. Dice del presidente di Ieg nell’intervista:” Cagnoni è uno specie di mito a Rimini, con grande fascino e capacità politica. Ma dovrebbe secondo me ricordare che opera in una società pubblica, da padrone senza esserlo….Con me si è anche rivelato con alcuni rilievi diretti alla mia esposizione pubblica giudica da lui (Cagnoni) eccessiva”

L’intervista integrale.

Il 15 gennaio Marzotto sarà a Rimini, in Commisione consigliare. In quella occasione darà. sicuramente la sua versione di ciò che è accaduto.

 

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