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Rimini. La Lega critica il bilancio del Comune e la giunta

Con un comunicato, la Lega critica a tutto campo le politiche di bilancio del Comune di Rimini. Il capogruppo Marzio Pecci non usa mezzi termini anche su altri delicati temi amministrativi. E’ stata l’occasione, per la Lega, di fare un bilancio di carattere generale piuttosto che entrare nel merito del bilancio finanziario del Comune di Rimini.
Il comunicato della Lega
La sessione per l’approvazione del bilancio quest’anno ha messo in evidenza un Giunta in apnea, bisognosa di abbondanti dosi di ossigeno.
La sicurezza degli amministratori mostrata negli anni passati è, ormai, solo un ricordo.
La replica del Sindaco e gli interventi della maggioranza nel dibattito consiliare hanno riguardato più la finanziaria del governo centrale, in via di approvazione, che il bilancio comunale.
Certo è che il fallimento della quotazione in borsa di IEG (Fiera di Rimini), il “fallimento” della Cassa di Risparmio, il processo per il fallimento di Aeradria, insieme alla scoperta degli abusi edilizi dell’asilo svizzero hanno evidenziato le difficoltà della maggioranza nell’amministrare la città.
Un’altra criticità che e emersa durante il dibattito è la totale mancanza di contributi alla Giunta da parte dei consiglieri di maggioranza e di alcuni assessori che servono solo a comporre numericamente la Giunta.
Escluso l’assessore al bilancio, alle prese con la necessità di reperire le risorse per coprire il debito del Palacongressi, il sindaco è solo e può contare solo sul fido Funelli. La vice-sindaco si è rivelata priva di capacità politica e amministrativa: basta pensare che ha tenuto bloccato il suo assessorato, per oltre due anni, sulle microaree per poi scaricare sui consiglieri di maggioranza le responsabilità del fallimento del suo progetto. Non ha capito che a Rimini i riminesi i nomadi non li vogliono!
L’assessore all’urbanistica con gli abusi commessi dal Ceis, che ha coperto fin che ha potuto, con un arretrato di quasi 4.500 condoni inevasi e gli uffici che non funzionano ha dimostrato i propri limiti nell’amministrare un assessorato che invece di far crescere l’economia cittadina non solo la tiene ferma, ma la penalizza.
La digitalizzazione degli uffici comunali che l’assessore “pendolare” avrebbe dovuto fare velocemente è ancora bloccata. L’innovazione non può essere cosa riminese.
Pulini dopo l’inaugurazione del teatro Galli è scomparso, dicono si sia dimesso, ma le “pretese” di Frisoni, di Patto Civico, non gradito al Sindaco, bloccano la sostituzione.
La Lega, in questo tempo, pur essendo parte politica di opposizione ha voluto essere propositiva ed ha fornito idee (spiaggia aperta tutto l’anno, presidio del territorio per la sicurezza, piano spiaggia in attesa del Parco del mare, Rimini porta di ingresso del turismo culturale, collegamenti autostrada e Alta Velocità da Venezia e Trieste, Aeroporto e porto, museo arte moderna e Pop Art al Novelli, ecc.), ma ha dovuto constatare che la maggioranza e la Giunta non hanno la capacità di recepire questi progetti per cui per Rimini si prospettano tempi assai difficili.
Dunque il bilancio discusso non contiene novità e porta solo un aumento della pressione fiscale oltre alla ripetizione degli errori commessi in passato.
Tutto ciò si rifletterà negativamente sull’economia della città e, per questo, noi lo abbiamo bocciato, ma, forse, il Sindaco ha già la testa alle primarie del PD ed alle regionali del 2019 … a Rimini, fortunatamente, si tornerà a votare prima del 2021!”

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