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Cattolica: il Gran Galà ha concluso la Giornata della diversabilità

Il gran galà al Teatro della Regina ha concluso, come di consueto, la Giornata della Diversabilità, giunta quest’anno alla sua settima edizione: una lunga giornata di emozioni, riflessioni e scambio sui diversi temi legati alla diversità, alla disabilità e alle mille sfaccettature di questo mondo ricco di sorprese e di incontri stupefacenti.

LA MATTINATA A TEATRO

La giornata è iniziata la mattina in un teatro gremito dai 440 alunni delle ventidue classi che hanno partecipato al concorso e si sono potuti confrontare con le diversabilità di Giorgia Greco, giovane ginnasta con una sola gamba, del calciatore Francesco Messori, capitano della Nazionale Calcio Amputati, e di Mirco Acquarelli, capitano della squadra di basket in carrozzella Riviera Basket, dialogando con loro, ed è proseguita la sera con il gran galà e la premiazione delle prime cinque classificate e del vincitore del premio etico intitolato a Giorgio Gabellini. Nel corso della mattinata sono state annunciate le classi finaliste.


I LAVORI IN CONCORSO

Nel foyer del teatro sono stati esposti i complessi elaborati preparati dalle classi sul tema Caro amico ti scrivo… dai quali emerge il grande coinvolgimento, la sensibilità e l’impegno profuso dagli alunni durante la preparazione dei lavori e la dedizione con cui gli insegnanti hanno intrapreso il non facile compito di accompagnarli nei meandri della diversità e della disabilità: l’incontro con l’altro da sé è sempre un’incognita che spesso scatena atavici istinti di difesa ma che quasi sempre si può trasformare in una formidabile occasione di arricchimento e di scoperta, anche di sé, ed è questo lo scopo del percorso che l’associazione Rimbalzi Fuori Campo ha proposto alle scuole del circondario. Il tema di quest’edizione, Caro Amico ti scrivo… Arriva un nuovo compagno di classe. Reciproci sguardi, aveva come di consueto l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sulle tematiche legate alla disabilità e di far vivere loro, stimolandone la riflessione, un’esperienza concreta che potesse aiutare a superare pregiudizi e luoghi comuni. A questo scopo i docenti coinvolti erano stati invitati a partecipare a un seminario di approfondimento dal titolo Oltre la pietà a cura del pedagogista Francesco Caggio tenutosi il 27 settembre scorso presso il Centro Culturale Polivalente di Cattolica. I risultati di questo importante percorso vanno ben oltre il concorso in sé, e l’esperienza che i ragazzi vivono prima di arrivare alla Giornata conclusiva sono senz’altro la parte più preziosa del lavoro intrapreso.  


LA SERATA A TEATRO

La Giornata della Diversabilità è comunque un approdo significativo e un ulteriore momento di confronto in un clima di festa, allietato quest’anno dall’esibizione delle Farfalle di Pesaro, le splendide atlete della squadra di ginnastica ritmica Gimnall che hanno accompagnato la ginnasta paralimpica Giorgia Greco: la determinazione a non lasciarsi fermare dalle avversità del destino e la naturalezza con cui questa giovane atleta interpreta una disciplina difficile come la ginnastica ritmica a dispetto della sua disabilità, sono un’emozione difficilmente descrivibile. Nella conversazione condotta dal giornalista Claudio Arrigoni, Giorgia ha spiegato di non avere adesso un atteggiamento diverso nei confronti dello sport a cui si era appassionata prima della malattia che ha richiesto l’amputazione della gamba destra: “mi diverto, mi piace, la palestra è la mia seconda casa”, ha rivelato con un sorriso che diceva più di mille parole. 

Il calciatore paralimpico Francesco Messori, reduce dai Campionati Mondiali di Calcio Amputati in Messico, interpellato da Arrigoni sullo stesso argomento, ha raccontato che “ci vuole tanta forza, io sono nato così e ho superato il mio trauma, ma alcuni ragazzi come Giorgia devono affrontarlo, devono fare i conti con la loro nuova condizione. Io ho affrontato la mia grazie al calcio e quello è stato per me lo strumento per eliminare i pregiudizi delle altre persone. Dico sempre di imparare ad accettarsi, di non vergognarsi dei propri limiti e dei propri difetti, perché noi in generale li abbiamo saputi sfruttare e trasformare in una bellezza e non in una mancanza, e quella bellezza sappiamo condividerla anche con le altre persone. È essenziale trasformare in positivo i difetti, farne una forza, e non una debolezza.”

Gli ospiti d’onore, i ballerini belgi Justin&Florent che danzano incuranti del fatto che uno di loro sia seduto su una sedia a rotelle, hanno plasticamente rappresentato le parole di Francesco Messori, trasformando la disabilità in un valore aggiunto: le evoluzioni di cui è protagonista anche la sedia a rotelle, che rotea, volteggia, si inclina grazie alla forza e alla spinta di entrambi i danzatori è stato uno spettacolo di intensa bellezza e di straordinario significato. 

Lo spettacolo si è sviluppato davanti agli occhi attenti dei bambini che aspettavano il verdetto della giuria sul loro lavoro, ma che hanno risposto con entusiasmo alle sollecitazioni arrivate dal palco. Ad assistere ad entrambi questi spettacoli, tra gli spettatori c’erano ovviamente anche i rappresentanti delle istituzioni dei comuni e delle scuole di Misano, San Giovanni in Marignano, Gabicce Mare, Gradara e Cattolica. Seduta con loro c’era anche Gessica Notaro, la modella riminese sfregiata dall’acido rovesciatole sul volto dall’ex fidanzato, la quale ha a sua volta ribadito la necessità di trasformare i rovesci del destino in occasioni e di non lasciarsi mai vincere dagli ostacoli da superare, confermando la validità di quanto affermato da Oscar Pistorius, la cui grandezza d’atleta è stata offuscata dall’atto criminale commesso, ma le cui parole, citate da Arrigoni durante la serata, rimangono comunque valide: “sei disabile per le disabilità che hai, sei abile per le abilità che hai”. 

La serata si è conclusa con la premiazione degli elaborati. Questi i vincitori e le motivazioni:

PREMIO ETICO GIORGIO GABELLINI

Il ‘Premio etico’ è l’auspicio che nella scuola non si trascuri la prospettiva della formazione di futuri cittadini che sappiano rispondere adeguatamente alla pluralità e alla diversità e che siano in grado di gestire produttivamente i conflitti attraverso il dialogo e forme di convivenza pacifica, di solidarietà e di altruismo.

Si tratta, evidentemente, di un orientamento educativo che chiede alle insegnanti un ‘lavoro di cura’ della crescita integrale dei ragazzi e evidenzia l’importanza di agire con determinazione per la creazione di una nuova cultura dell’integrità, capace di orientare i comportamenti delle nuove generazioni.

VINCITORE Premio Etico 

In viaggio con…

Responsabile del progetto l’insegnante di sostegno Raffaello Galli dell’Istituto Comprensivo Statale di San Giovanni in Marignano

Il progetto consiste nell’accompagnare quattro classi quarte a Cà Santino, la struttura che ospita soggetti con varie disabilità e organizza laboratori di vario genere e scopo in un luogo immerso nella natura.   

VINCITORI CONCORSO CLASSI IV “CARO AMICO TI SCRIVO…”

Quinto classificato 

Non solo buio 

IV B, plesso Colombo, Istituto Comprensivo Statale di Misano Adriatico. 

La giuria ha apprezzato il progetto poiché è stato svolto con un intenso e prolungato lavoro interdisciplinare (italiano, inglese, tecnologia, arte, educazione alla cittadinanza e all’immagine). Dalla relazione si coglie lo sforzo di vivere insieme, in un gruppo, per poter sperimentare in prima persona che si impara con gli altri e attraverso una pluralità e diversità di modi e stili. Un invito a perseguire nella vita quotidiana questo insegnamento per godere dei legami e delle sensazioni connesse.

Quarto classificato 

Batti cinque! 

Istituto Maestre Pie di Cattolica.

La relazione rende conto in modo chiaro e analitico, seppure in forma a volte sintetica, del percorso educativo e didattico effettuato, e quindi delle fasi del lavoro delle persone coinvolte e delle attività svolte, compresi gli obiettivi specifici del percorso stesso. Si recuperano, anche se non del tutto analiticamente esplicitate, l’organizzazione metodologica e gli ambiti disciplinari interessati al percorso e le mediazioni didattiche utilizzate.

Apprezzabile l’incontro con una persona disabile.

Terzo classificato 

Caro amico ti scrivo… e ti ascolto 

IV A, plesso di Case Badioli, Istituto Comprensivo Statale di Gabicce Mare.

Gli alunni sono stati portati a conoscere le potenzialità che si celano dietro vite in apparenza giudicate impossibili per le mancanze che devono battere e combattere quotidianamente. I bambini, inizialmente frastornati, hanno poi visto con i loro occhi che in ogni persona ci sono dei talenti, basta farli venire fuori. La giuria ha apprezzato il coinvolgimento di persone disabili e la frequentazione delle risorse museali del territorio.

Originale l’avvio di una corrispondenza epistolare annuale con i due ragazzi non vedenti.

Secondo classificato 

Contatto… con tatto. Il lungo viaggio dell’incontro 

IV A, Istituto Comprensivo Statale di Cattolica, plesso di Repubblica

Il Giudizio della giuria è partito dall’apprezzamento per la scelta di utilizzare il mondo delle emozioni e delle fragilità che connotano gli stati d’animo dei giovani alunni quando si trovano di fronte a situazioni difficili e sconosciute senza censurarle, ma al contrario ha offerto dei validi strumenti di lettura e di conoscenza di una realtà che può far paura e intimorire, come potrebbe essere il contatto con la diversità.

Apprezzabile l’utilizzo di diverse conoscenze disciplinari e di più linguaggi. 

Primo classificato 

Con gli occhi ti vedo e con il cuore ti ascolto 

IV A – IV B – IV C, plesso di Gradara dell’Istituto Comprensivo Statale di Gabicce Mare.

La relazione dà conto analiticamente e chiaramente del percorso educativo e didattico effettuato, restituendo con ordine le fasi di lavoro e le esperienze/attività svolte dagli alunni. Apprezzabile la scansione degli obiettivi che appare esaustiva. 

I rimandi/ambiti disciplinari e l’organizzazione metodologica e didattica del percorso sono precisamente declinati.

Apprezzabile l’utilizzo di diverse e variegate mediazioni didattiche tra loro coerentemente correlate. Altresì apprezzabili sono coinvolgimento di persone disabili e l’utilizzo delle risorse del territorio. Originale il collegamento con le attività educative precedenti al concorso.

Per concludere citiamo una frase esplicativa contenuta nella relazione: “La scelta del titolo parte dalla consapevolezza di come il canale con cui i bambini si guardano e si avvicinano l’un l’altro non sia unicamente legato ai cinque sensi ma si basi soprattutto sul cuore e sulle emozioni”.

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