L’associazione “Grilli Pensanti” interviene sulla vicenda del percorso del cantiere del PSBO (Progetto per la Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato), “per il quale il comune di Rimini aveva deciso e annunciato che sarebbe stato necessario sacrificare oltre 100 alberi, declassificati poi negli articoli in “tronchi”. Le firme raccolte contro tale scempio sono state oltre 5400 grazie allo sforzo delle associazioni ambientaliste Riminesi, naturalmente, ed in piccola parte, alla nostra associazione che, considerata la propria impronta ecologista, ha aderito e raccolto qualche firma presso il proprio gazebo”.
“Dopo vari incontri con responsabili del progetto e tecnici, le associazioni ambientaliste, hanno organizzato un incontro tenutosi il 6 novembre scorso nel quale valutate tutte le proposte e considerazioni. A fine serata si è tenuta una votazione per accettare o meno la proposta di ridurre il taglio a circa una trentina di alberi, tenendo presente però, che per esigenze di cantiere tale numero possa crescere. La votazione è stata favorevole al taglio, senza tenere conto di altre proposte, come ad esempio, quella di sotterrare sotto la ciclabile il tanto discusso percorso fognario del psbo”.
“Qualche amara considerazione: il progetto era ben noto dalla primavera scorsa, e qualcuno dice ancora da prima, sicuramente il tempo ha giocato a sfavore, ma i malpensanti mormorano che era già tutto scontato. Per esserci così tanti contestatori c’era da aspettarsi un epilogo diverso”.
“Ma fermiamoci un attimo a riflettere: per esigenze fognarie una città tra le piu inquinate dell’emilia Romagna, con più giorni di sforamento dei limiti di legge per le polveri sottili, sovrastata da uno degli inceneritori piu attivi del nord italia, può permettersi di diminuire gli alberi che ne costituiscono il polmone verde?
Mentre vi scriviamo, ci arriva la notizia che altri 40 alberi dovranno essere abbattuti a Rimini nord, sempre per il percorso del cantiere del PSBO”.
“Ecco dopo tutte queste considerazioni, l’associazione “Grilli Pensanti” di Rimini, ribadisce la propria contrarietà all’abbattimento di ogni singolo albero sano, che possa intralciare o meno un qualsiasi progetto cittadino.
Gli alberi condannati sono lì già dagli anni 70, quando la maggior parte dei Riminesi giocava a pallone con i pantaloncini corti o correva e rideva per i parchi cittadini, e ora sono stati destinati alla fine, per esigenze di cantiere, anche se ne piantumeranno altrettanti, ci vorranno altri 30/40 anni affinchè acquisiscano la stessa importanza.”
