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Segreteria PD, Belluzzi: “Vi spiego perché non ho votato”

Alessandro Belluzzi, segretario PD Cattolica, membro dell’Assemblea Federale dove è stato eletto Filippo Sacchetti nuovo segretario provinciale, spiega le motivazioni della sua uscita al momento della votazione:

Considerato il fatto che nell’articolo postato si parla anche della scelta del sottoscritto vorrei spiegare a tutti i la motivazione che mi ha spinto ad uscire dall’aula al momento del voto.

Faccio politica da più di 10 anni e posso dire con certezza che il finale della serata di ieri è stato uno dei momenti più brutti di cui io abbia memoria.

Al netto delle posizioni emerse durante il dibattito, finiti gli interventi, il Presidente Ravaioli ha chiesto un voto palese sull’ordine del giorno della serata che prevedeva sostanzialmente di decidere se il prossimo segretario provinciale del PD di Rimini doveva essere eletto in assemblea oppure andare a congresso.

La maggioranza dei presenti, compreso il sottoscritto, hanno votato la prima proposta.

A quel punto l’ordine del giorno era stato espletato quindi in teoria la riunione doveva essere chiusa ma a “sorpresa” il mio amico Giorgio Pruccoli nonché Consigliere Regionale ha proposto la mozione di votare in quel momento Filippo Sacchetti Segretario.

Lo dico senza giri di parole, credo sia stato un’errore enorme ma soprattutto una scelta politica grave anche per il ruolo che Giorgio ricopre.

Se si fosse rispetto l’ordine del giorno e il voto dei presenti entro una settimana/10 giorni il Presidente avrebbe convocato una nuova assemblea per eleggere il segretario. 

Non si poteva aspettare ed evitare di conclamare una spaccatura e costringere qualcuno, vedi il sottoscritto che è stato “costretto ad uscire” ma anche altri penso ad esempio alla Segreteria del PD di San Giovanni Francesca Pieraccini che non ha votato il nome, a fare una scelta così dolorosa ma inevitabile? Io credo di sì e spiego il perché.

Quel tempo sarebbe potuto servire per poter lavorare per trovare una soluzione unitaria e qualora quel “punto di caduta” non fosse arrivato magari si dava la possibilità di mettere in campo una candidatura alternativa a quella di Filippo che si sarebbe confrontata la sera dell’assemblea.

Con la scelta invece di andare dritto si è deciso di fare una prova di forza, di spaccare e lo abbiamo visto dove ci hanno portato questi atteggiamenti. Possiamo permettercelo a pochi mesi dalle amministrative?

Io da segretario del partito non me la sono sentita con il mio voto di certificare quella scelta, lo dovevo a quegli iscritti, membri di segretaria, consiglieri comunali della mia città  che mi avevano dato segnali politici chiari. “Alessandro fai di tutto per evitare che si arrivi alla spaccatura” e io così ho fatto fino all’ultimo minuto facendo anche un appello durante il mio intervento.

Vista la mozione di Pruccoli per rispetto politico di quelle persone e del ruolo che ricopro, Segretario di tutti, sono uscito.

Credo che tutti sappiano quale sia la mia linea politica, sicuramente non vicina all’area Orlando/Zingaretti… ma credo che sia limitativo dire che le persone che sono uscite siano solo riconducibili a quell’area prima di tutto quelle persone sono Sindaci, assessori, consiglieri comunali, un’assessore Regionali insomma figure istituzionali…

Vorrei inoltre sottolineare che ieri sera è stato eletto per la prima volta un segretario Provinciale senza neanche che questo avesse fatto un intervento per dire che si sarebbe candidato e che progetto politico ha in mente.

Insomma si è votato un nome, lanciato ufficialmente sul tavolo alle ore 23. Vi sembra normale??? Per me no, lo svilimento massimo della politica, a me hanno sempre ricordato il principio “le idee camminano sulle gambe delle persone“, in questo caso abbiamo invertito la visione, sappiamo quali sono le gambe ma non le idee.

Spero che da questo mio intervento  si capisca che il mio “dissenso” è stato puramente politico non ho nulla di personale nei confronti di Filippo, è un amico e credo anzi che con questa operazione gli abbiamo fatto più un torto che un favore.

Scusate se sono stato un po’ lungo ma ritenevo opportuno fare chiarezza”.

Alessandro Belluzzi

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