Dicembre inizia male quanto a qualità dell’aria in provincia di Rimini. L’assenza di precipitazioni e i venti deboli hanno favorito l’accumularsi di sostanze inquinanti. Risultato: tre giorni consecutivi di sforamento nei rilevamenti di PM10 – le famigerate polveri sottili – alla stazione di rilevamento “Flaminia” di Rimini.
Ma non va bene nemmeno nelle altre centraline ARPA, ieri tutte ben oltre i valori di sicurezza: così alla stazione “Marecchia”, sempre a Rimini, ma anche a Verucchio e perfino a San Leo.
Purtroppo le condizioni del tempo non promettono variazioni nei prossimi giorni. Almeno fino a giovedì 6 dicembre non sono previste piogge, i venti dovrebbero superare i 25 km/h e dopo periodi di sereno potrebbero anche accumularsi delle foschie.
Non che nel resto della Regione vada meglio, anzi. Da oggi sono scattate le limitazioni previste in caso di situazioni di emergenza a Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Modena e Forlì-Cesena: stop per tre giorni anche ai diesel Euro 4 e ulteriori restrizioni per riscaldamenti privati e commerciali. Una misura inevitabile – prevista dal Piano regionale per l’Aria – dopo che le centraline dell’Arpae hanno riscontrato tra sabato e lunedì livelli di pm10 oltre i livelli di guardia, aspetto preoccupante visto che nel weekend lo smog dovrebbe diminuire. Anche le condizioni meteo di questi giorni non hanno aiutato: l’aria ristagna e l’alta pressione non aiuta il ricambio.
Oltre allo stop ai diesel euro 4 dalle 8.30 alle 18.30, le misure prevedono anche il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli e l’abbassamento delle temperature a 19 gradi in abitazioni e a 17 gradi negli spazi commerciali. Potenziati anche i controlli, che dureranno fino a giovedì, quando verrà fatto un nuovo punto della situazione.