Nella seduta di mercoledì 12 ottobre la Giunta comunale ha approvato con apposita delibera l’esito dell’attività istruttoria per la determinazione e la concessione dei contributi ai soggetti privati per i danni derivanti dall’alluvione del febbraio 2015.
Sono state ammesse a contributo tutte e quattro le domande presentate nei termini (scadenza 29/09/2016) e che riguardano specificatamente le abitazioni di via Serra interessate dal noto fenomeno franoso dello stesso periodo.
L’importo complessivo ammesso a contributo è di 263.429,00 euro suddiviso tra i richiedenti a seconda dei danni occorsi alle loro abitazioni ed ammissibili nonché delle categorie previste da specifica Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dalla pubblicazione della delibera all’Albo Pretorio comunale e sul sito dell’ente gli interessati potranno presentare osservazioni o richieste di chiarimenti entro dieci giorni, trascorsi i quali il Comune provvederà a determinare gli importi definitivi da sottoporre all’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna.
Quest’ultima concluderà la fase istruttoria e si occuperà del riconoscimento e della liquidazione dei contributi agli aventi diritto.
Secondo il vice sindaco Alex Urbinati, con delega alla Protezione Civile “l’evento franoso di via Serra resta una pagina di portata straordinaria per il nostro Comune ed il pensiero va ai cittadini evacuati e a coloro che hanno subito danni alle loro abitazioni. A meno di due anni di distanza dall’evento, pur dovendo scontare numerose difficoltà organizzative dovute alle limitate dimensioni dell’ente ed alla complessa partita burocratica ed amministrativa, arrivano i primi importanti risultati anche per quanto riguarda il rimborso danni ai privati mentre già a settembre siamo riusciti a riaprire al traffico la viabilità di via Serra dopo un impegno diretto della Regione per un importo di circa 250.000,00 euro. Ciò è stato possibile attraverso un contatto diretto e costante che ha coinvolto l’intera filiera istituzionale che va dal Governo alla Regione fino al Comune”.
