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Rimini, aeroporto: AIRiminum abbassa le ali. Il Consiglio di Stato dà ragione all’Aeroclub

E’ a dir poco euforico Fabio Falsetti, Presidente dell’Aero Club di Rimini, mentre legge il comunicato (che riportiamo integralmente) in cui si comunica che il Consiglio di Stato ha dato ragione all’associazione che presiede contro AIRiminum.

La questione è nota. Con le modifiche alla viabilità (e altri “dispetti”), sin dall’insediamento nel 2015, la società di gestione ha reso impossibile l’accesso alla struttura da parte dei soci e dell’attività stessa dell’Aero club di Rimini, giungendo a chiedere un canone ben 10 volte rispetto a quanto stabilito per Legge, circa 40.000 euro l’anno invece di 3.600.

Adesso attendiamo che l’ENAC faccia la sua parte – continua Falsetti – e che emetta l’ordinanza per il ripristino dello stato di fatto precedente, permettendoci l’accesso ai nostri locali e alla nostra struttura per continuare la nostra attività”. “A seguito delle azioni arbitrarie della società di gestione abbiamo perso oltre i 2/3 dei soci – precisa Falsetti – e abbiamo dovuto svendere 5 aerei per finanziare la nostra battaglia legale che si è conclusa con la sentenza – immediatamente esecutiva – arrivata ieri”. “I danni che abbiamo avuto sono enormi, ma per questo il nostro ufficio legale sta lavorando per quantificarli. Certamente non si tratterà di briciole, non basteranno mezzo milione di euro”.

Infine alcune battute relative all’attività della società di gestione. “A chi sembra voglia elargire somme ingenti ad AIRiminum diciamo solamente che vanno bene se investite per arricchire strutturalmente l’aeroporto che è una struttura indispensabile al turismo e al territorio. Ma nessun euro vada ad AIRiminum che è un soggetto privato e che per fare business deve investire di suo e non soldi pubblici. Da domani vigileremo anche su questo e diremo cose che spetterebbe ad altri dire. Ma sull’aeroporto riscontriamo un’inspiegabile silenzio da parte di chi, invece – conclude il Presidente – dovrebbe e potrebbe parlare”.

Il comunicato dell’Aero Club Rimini:

Una delle ragioni di questa conferenza stampa è la comunicazione ufficiale della sentenza di ieri del Consiglio di Stato che risolve in modo definitivo la controversia che da anni si trascina fra Aero Club Rimini e Airiminum 2014 Spa.

Non solo la risolve in via definitiva, ma nella sostanza riconosce come la nostra linea difensiva fosse cristallina fin dall’inizio e in particolare sin da quando il giudice del TAR di Bologna, inspiegabilmente, rigettò le ragioni delle nostre impugnazioni.

In realtà mai abbiamo capito fino in fondo quali fossero le ragioni di Airiminum nel tenere verso il nostro Ente comportamenti che spesso hanno sfiorato l’essere beceri.

Giova ricordare che nel 2018 abbiamo compiuto 90 anni dalla nostra costituzione, che siamo un Ente morale senza scopo di lucro che da decenni sviluppa e diffonde cultura aeronautica, forma piloti, anche giovanissimi, insegnando loro non solo come si conduce un aeroplano, ma anche la sacralità del rispetto degli altri e i valori di responsabilità che sono la base di un sano sistema sociale.

Abbiamo dovuto sopportare la compressione sistematica, scientificamente pianificata dall’AD di Airiminum dei nostri legittimi diritti, ignorata dalla Direzione Aeroportuale di Bologna e addirittura da questa sostenuta con Ordinanza oggi finalmente e definitivamente annullata dal Consiglio di Stato.

Per onore di verità dobbiamo riconoscere che l’allora dirigente di ENAC dott.ssa Laudato, tentò di tutelare i nostri evidenti diritti, non certo per spirito di partigianeria ma con la puntuale applicazione della Legge e fu, non solo inascoltata dai vertici dell’ENTE, anche punita con un repentino quanto discutibile trasferimento che certo non ha giovato alla sua carriera.

In sostanza pagò l’ardire di aver voluto semplicemente onorare il suo ruolo e i suoi doveri applicando la Legge e le norme vigenti che, come dimostra l’odierna sentenza, aveva correttamente interpretato.

Da quel momento il susseguirsi di vari dirigenti, sostanzialmente immobili, ha consentito ad Airiminum, in forza della sua posizione di operatore dominante, di obbligare l’Aero Club ad una estenuante e costosissima difesa, oggi conclusasi con il riconoscimento delle ragioni dell’Aero Club da parte del CdS.

Questa sentenza ha molti significati, non è banalmente la vittoria di un contenzioso, ma rappresenta un monito per coloro che sono avvezzi nel costruire castelli di menzogne; sappiano costoro che la verità, pure a costo di enormi sacrifici, alla fine emerge e lo fa con una forza dirompente.

Airiminum, che le piaccia o no, dovrà rimuovere tutti i vincoli che ha costruito per impedirci di esistere e sappia anche che, oltre a riprendere le nostre normali, onorabili e legittime attività, resteremo dove siamo e continueremo la nostra azione di vigilanza a tutela di un bene come l’aeroporto, che non è esclusiva proprietà del Gestore, ma infrastruttura pubblica a servizio del territorio in cui è inserita e che pertanto ad esso deve essere funzionale.

Stupisce la propaganda sui fantasiosi risultati di eccellenza di questa gestione che da 3 anni ci racconta di tigri asiatiche, di eserciti di israeliani in arrivo sulle spiagge romagnole, di accordi, contratti, joint venture, di piani di investimenti secretati manco fossero operazioni dei servizi segreti al servizio degli interessi nazionali.

Allarma il continuo e petulante batter cassa verso gli operatori economici e le pubbliche amministrazioni a fronte di risultati che noi leggiamo come oggettivamente deludenti, investimenti al palo, impegni occupazionali non onorati, azzeramento dei servizi interni e quei pochi che ci sono riconducibili ad un unico soggetto (alla faccia della pluralità sottoscritta in convenzione con ENAC).

Disorienta l’impegno plurimilionario evocato dalla Regione Emilia Romagna che ci auguriamo non si accontenti di grafici e fumetti a giustificazione di una eventuale erogazione di denaro pubblico nei confronti di un soggetto privato che, in tempi recenti, ha censurato la ricapitalizzazione dello scalo di Ancona da parte del suo azionista di maggioranza (Regione Marche) definendo tale operazione come concorrenza sleale e addirittura ricorrendo ad una azione legale presso i vertici europei.

Prendiamo atto del decantato stato di ottima salute della società di gestione, stando ai numeri pubblicati guadagna milioni e pertanto non avrà difficoltà alcuna a pagare il conto dei danni che ci ha causato l’insensata guerra del suo AD e che ci apprestiamo a chiedere nelle opportune sedi.

Noi non siamo bravi come Airiminum a gestire catene di società e neppure ci interessa, ma ogni volta che il territorio ha dovuto essere tutelato ci siamo stati sempre: nel dopoguerra i soci di questo Ente contribuirono a realizzare le infrastrutture dell’aeroporto, nel 1959 intuendo quanto sarebbe diventato strategico il trasporto aereo l’Aero Club fu fondatore della prima società di gestione e gestì personalmente i servizi di terra agli aerei, nei decenni i piloti che hanno iniziato la loro carriera come allievi della nostra scuola di volo hanno fatto viaggiare per il mondo milioni di passeggeri, durante il terribile periodo del fallimento di Aeradria fu solo grazie ad Aero Club se l’aeroporto potè mantenere i presidi di Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Dogana senza i quali Airiminum, la stessa che per tutto ringraziamento ci ha dichiarato guerra, avrebbe dovuto penare per anni per poter iniziare la sua attività.

Noi sappiamo bene cos’è la responsabilità di appartenere ad un sistema complesso come quello dell’aviazione, rispettiamo le Autorità e la Legge, amiamo ciò che facciamo e i luoghi che ci ospitano, siamo orgogliosi della nostra storia e la difenderemo in ogni modo consentito dall’Ordinamento da chiunque intenda metterci a tacere”.

Il Presidente Fabio Falsetti a nome del Consiglio Direttivo e di tutti i soci dell’Aero Club di Rimini.

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