Nuove risorse per lo sviluppo dell’acquacoltura.
Il FLAG (gruppo di azione locale della costa Emiliana – Romagnola attivo nel settore pesca) ha pubblicato il 31 ottobre, a seguito della approvazione del Consiglio Direttivo del 30 ottobre , un nuovo bando che per l’anno 2019 mette a disposizione per gli acquacoltori della Regione 250.000,00 Euro. Gli obiettivi sono valorizzare la qualità e sostenibilità delle produzioni ittiche in linea con la strategia del FLAG Costa dell’Emilia-Romagna e in particolare sostenere la qualificazione delle produzioni e dei luoghi dove si svolge l’attività dell’operatore ittico. L’acquacoltura è da sempre un comparto fondamentale nella economia regionale, non solo vongole, mitili ma anche pesci rappresentano un giro d’affari di tutto rilievo del comparto ittico emiliano-romagnolo. Sia con l’obiettivo di tutela e salvaguardia di ecosistemi marini sia per la necessità di garantire una elevata qualità al consumatore il bando intende dare nel contempo la possibilità agli operatori acquicoli di innovare le loro dotazioni. .
Possono presentare domande le imprese acquicole, ossia che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente, localizzate nel territorio di riferimento del FLAG Costa dell’Emilia Romagna. L’area del FLAG comprende i territori costieri della Regione del Compartimento di Ravenna e Rimini, che va dalla foce del Po di Goro (FE) fino ad arrivare alla foce del fiume Tavollo (portocanale di Cattolica (RN), confinante con il Comune di Gabicce Mare (PU), per una fascia costiera complessiva di 130 km.
Gli interventi Le risorse sono destinate a sostenere investimenti da realizzarsi (acquisto o ammodernamento) sul territorio regionale relativi esclusivamente ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca di V categoria effettuati da imprese che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente. Dalla dotazione finanziaria complessiva di 250.000,00 Euro, la metà di provenienza europea, il 35% fondi statali e il 15% fondi regionali. Per beneficiare dei contributi pubblici i progetti devono essere compresi tra un minimo di 5.000 e un massimo di 25.000 euro di spesa ammissibile. L’ aiuto è fissato nel 30% dell’importo dell’investimento, percentuale che arriva al 50% nel caso di aziende che rientrano nella casistica delle Piccole e medie imprese (Pmi).
Quali spese ammissibili Le spese ammissibili sono costi per investimenti (acquisto/ammodernamento) relativi esclusivamente ad imbarcazioni a servizio di impianti, con licenza di pesca di V categoria; le spese generali: fino al 12% dell’importo totale delle altre spese ammesse. Qualora riferite a più attività devono essere calcolate secondo un metodo pro-quota, equo, corretto e debitamente giustificato. Tutte le voci di spesa devono essere debitamente giustificate da fatture quietanzate o altro documento avente forza probante equivalente