Al Pd di Riccione non è piaciuto molto il manifesto di Natale scelto dall’amministrazione comunale. Ma per il percorso seguito più che per l’estetica, comunque fortemente criticata. E secondo il gruppo consigliare del Partito Democratico i conti degli eventi non tornano.
“A Tosi e Caldari serve andare a scuola di “buon gusto” e trasparenza – scrivono i Dem riccionesi in un comunicato – Ormai è definitivo, con la Tosi Riccione diventa trash e spendacciona!”.
“Con il manifesto del Natale 2018 presentato ieri Babbo Natale e la Befana diventano concorrenti per “uomini e donne”. Ma non è il dato estetico a preoccuparci. In fondo è sempre una questione di gusti”.
“E’ il messaggio di una comunicazione schizofrenica e improvvisata a preoccuparci. Cosa si sta raccontando di Riccione? Dove è finito il logo elaborato da Drudi per il Natale, lanciato a Ferragosto?
Quello con la rivisitazione invernale del beach and love per il quale i Riccionesi hanno speso circa 20.000 euro solo per la stampa da consegnare agli hotel! Sparito! Come i 20.000 euro. Gettati nel rusco”.
“E non solo: quel manifesto racconta di una città che ha perso la sua “eleganza” e si presenta come un “fenomeno da baraccone”; presentandoci un Natale, di cui ancora non si conosce la programmazione degli eventi e degli spettacoli, senza alcun romanticismo e senza “atmosfera”. Una città offerta come trampolino di lancio per ignoti personaggi della Tv spazzatura”.
“Un set per il cinepanettone in versione real tv, che continua a riempire le tasche di Radio Deejay: circa 200.000 euro per gli artisti di questo Natale e 305.000 per il prossimo agosto (10.000 euro al giorno per Deejay in stage).
E malgrado questa pioggia di denari erogati senza gara pubblica, le stesse gare che pretendeva la Tosi dal sindaco Pironi, non si sa, a distanza di un mese, chi allieterà la notte di San Silvestro”.
“Mezzo milione di euro per allestire e animare il solo viale Ceccarini e il viale Dante fino al ponte del porto. Viale Gramsci out! Ma spendendo di più dell’anno scorso”.
“È ancora fresca la polemica tra il sindaco e patto civico per il Natale 2017. La Tosi diceva di aver speso poco più di 500.000 euro e oggi mettendo in fila costi per 550.000 ci dice di avere risparmiato”.
“A questo punto la domanda sorge spontanea direbbe Lubrano: minori allestimenti, artisti sconosciuti, e comunicazione degna di amene località dell’Adriatico! Non sarà che i sodi di quest’anno servono a coprire i buchi lasciati aperti l’anno passato?”.
“Intanto il costo dei Natali degli ultimi cinque anni supera i 3 milioni, viale Ceccarini sembra un viale di periferia metropolitano, le presenze e gli arrivi non danno la soddisfazione che dovrebbero dare e che ci viene propinata sotto forma di propaganda e soprattutto abbiamo perso il nostro marchio distintivo: l’eleganza!”.
“Au revoir Riccione!”, conclude il gruppo consiliare del Pd.