Il Pd di Riccione ribatte alle recenti affermazioni del sindaco Tosi in consiglio comunale e le considerazioni di auterevoli esponenti della maggioranza e della giunta sulla gestione del Palacongressi.
“Bei regalini confezionati ad arte e pianificati a tavolino per “raggirare” la buona fede dei cittadini. Con le dichiarazioni del sindaco Tosi, sempre più sindaco di pochi e non di tutti, si apre un nuovo scenario”.
Il Palas, pontificato solo 45 giorni fa dall’assessore al Turismo Caldari-“ prosegue con meeting e convegni la crescita del Palazzo dei Congressi „gli ottimi numeri sui quali si è attestato il Palacongressi nel solo mese di ottobre seguono i risultati del primo semestre dell’anno che ha chiuso con 49 eventi, 16 in più rispetto allo stesso semestre 2017. Il lavoro svolto negli ultimi anni associato alle nuove strategie messe in campo dall’amministrazione per rendere sempre più appetibile la città dimostrano, giorno dopo giorno, la validità della destinazione Riccione. “
Evidenziando una evidente diversa visione rispetto all’assessore Caldari e alla Presidente del cda, Eleonora Bergamaschi.
Che siamo certi, non prenderà bene le parole del sindaco. Che attribuiscono di fatto un voto di inutilità al lavoro che sta svolgendo.
Noi invece siamo certi che la New Palariccione abbia un grande potenziale: in un mercato in costante crescita, dopo anni di fermo, come quello dei congressi e degli eventi, si distingue per location e per attrattivita’ complessiva della città e dei suoi imprenditori.
Ci dovrà spiegare perché la furia rancorosa che ha verso chi l’ha preceduta non cominci a cedere il passo al buon senso dovuto ad un sindaco che ama e rispetta TUTTI i cittadini senza fare favoritismi a pochi. Senza differenze fra coloro che considera amici e coloro che invece non considera tali.
Alla CGIL chiese 3 milioni di euro per l’acquisto della sede per poi svenderla a 800 mila euro. A quel punto sarebbe valsa la pena di mantenere al patrimonio comunale per renderla disponibile per progetti solidali. Ci auguriamo che le brutte esperienze non si ripetano e che la cattiva abitudine della Tosi di comportarsi come un’agente immobiliare non produca danni alla città. Due mesi fa voleva vendere, oggi non vuole vendere più. Ci scommettete, che con la storiella che non è importante per l’economia della città, fra qualche mese cambierà idea di nuovo e ci propinerà la solita filippica sulle ragioni di una svendita?
Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto noi allertiamo gli osservatori attenti e interessati.”