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Fiere, Vicenza dice sì alla fusione con Rimini

L’assessore alle Risorse economiche e alle politiche del lavoro del Comune di Vicenza, Michela Cavalieri, ha annunciato questa mattina l’approvazione della Giunta in merito alla fusione di Fiera di Vicenza e Fiera di Rimini. Di fatto, questo atto farà partire l’iter amministrativo, che si dovrebbe concludere entro la fine di questo ottobre.

“Siamo in un mercato globale – ha dichiarato l’assessore “la fusione è necessaria perché rimanere soli sarebbe rischioso per Fiera di Vicenza”.

La Fiera di Vicenza aveva già tentato la fusione con la vicina Fiera di Verona, ma il “matrimonio” era sfumato.

Assieme a Rimini, con la nascita di Italian Exhibition Group,  l”obiettivo è quello di diventare leader nel mercato – ha dichiarato sempre l’assessore Cavalieri -. Siamo seconde a Milano ma siamo in prima posizione in quanto a esposizioni proprie”.

“Rimini e Vicenza hanno una buona redditività e un fatturato pari a 35 mln per Vicenza e a 80 mln per Rimini, ma la nostra Fiera deve fare i conti con il debito dell’immobile -strumentale all’attività stessa-. Le due fiere hanno storie diverse e investimenti diversi”. Dunque, secondo l’assessore, la fusione è un’occasione per diluire il debito attraverso Rimini, con la quale Vicenza andrà a costruire una realtà complessivamente quattro volte più grande.

“Il grande obiettivo in comune delle due Fiere – ha concluso l’assessore Cavalieri – è poi quello di aprirsi alla Borsa entro un paio di anni”.

Il comunicato del Comune di Vicenza:

Con questa aggregazione Fiera di Vicenza diventa leader a livello nazionale, posizionandosi come primo operatore per manifestazioni proprie e secondo dopo Milano per dimensioni e redditività. Il mercato globale richiede aggregazioni che mettano in moto sinergie importanti. Rimanere da soli oggi sarebbe oltremodo rischioso”. L’annuncio è dell’assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri che oggi ha perfezionato la delibera di competenza consiliare per l’aggregazione tra Fiera di Vicenza SPA e Rimini Fiera SPA. L’operazione, avviata alcuni mesi fa dopo l’abbandono dell’ipotesi di aggregazione con Verona, porta alla costituzione di una nuova società, quattro volte più grande di Fiera di Vicenza che vi entra a far parte con la quota del 19% più una serie di garanzie su brand, capitale umano e investimenti.
“L’accordo che abbiamo sottoscritto con Rimini – ha spiegato l’assessore Cavalieri –, e che costituisce la prima operazione di sistema per il mondo fieristico italiano, ci consente di mantenere e rafforzare il legame con il territorio. Ciò avverrà grazie al mantenimento delle manifestazioni orafe a Vicenza, del quartiere fieristico, e di tutti i brand. Contestualmente entriamo in un progetto di sviluppo da cui Vicenza ha solo da guadagnare, a partire dalla possibilità di sviluppare anche nel nostro territorio la convegnistica, campo nel quale Rimini è tra i leader in Italia”.
Il soggetto nato dall’integrazione dei due poli fieristici avrà dimensioni di fatturato pari a 119 milioni di euro, una redditività del 19% e un patrimonio netto di più di 100 milioni di euro. La nuova realtà punterà a fungere da soggetto aggregatore per altre realtà fieristiche e guarderà alla borsa nel prossimo biennio.Nel consiglio di amministrazione siederanno due vicentini, tra cui il vice presidente, carica che sarà assunta nel primo mandato da Matteo Marzotto. I soci fondatori saranno rappresentati da un’unica holding, in modo da esprimere con più forza e unità la voce del territorio vicentino.

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