Domani mattina, domenica 11 novembre, verrà proiettato al Cinema Fulgor di Rimini Come in uno specchio (1961) di Ingmar Bergman, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario del grande regista svedese.
Primo capitolo della cosiddetta “trilogia del silenzio di Dio”, Il film rappresentò anche il primo deciso passo verso un sempre più complesso studio della luce naturale, e verso un asciugamento degli orpelli estetici per approdare al tipico dramma da camera bergmaniano.
Siamo in un’isola del Mar Baltico. Karin, una schizofrenica appena uscita dall’ospedale trascorre una vacanza insieme al marito medico, Martin, al padre scrittore, David, e al fratello più piccolo, Minus, cui è legata da una morbosa attenzione.
Mentre il padre si rivelerà interessato alla sua malattia soltanto per interessi professionali, anche il rapporto con l’attento marito si fa difficoltoso per via di una situazione psicologica sempre più critica. Dopo un grave attacco in cui ha una visione di Dio sotto forma di ragno, Karin viene portata via in ambulanza.
Come in uno specchio, insieme ai due successivi lavori, analizza il cosiddetto “problema religioso”. Del resto fu lo stesso regista, in un primo momento, ad assimilarli dichiarando che: «Trattano di una riduzione. Come in uno specchio: certezza conquistata. Luci d’inverno: certezza messa a nudo. Il silenzio – silenzio di Dio – la copia in negativo. Perciò formano una trilogia».
Più tardi, tuttavia, Bergman rivedrà la propria posizione affermando che Come in uno specchio non fosse altro che il racconto della vita matrimoniale con Käbi Laretei, il ritratto di un particolare modo di condurre insieme un’esistenza.
Teorie personali e ripensamenti a parte, Come in uno specchio si offre come uno dei risultati più alti dell’opera del cineasta per una capacità fuori dal comune di indagare una malattia che è tanto mentale quanto spirituale: con un clima di costante angoscia, reso ancora più nero da un indistinto senso di minaccia presente anche nelle rare scene distese, Bergman riesce a comunicare cinematograficamente il dramma di un’incomunicabilità intesa come incapacità di stare al mondo.
Programma
- 10:00 Colazione
- 10:30 Proiezione del film COME IN UNO SPECCHIO
Ingresso a tutti gli spettacoli + colazione: 6 euro
I biglietti potranno essere acquistati direttamente presso la biglietteria del Cinema Fulgor negli orari di apertura fino alle 21:00 o prenotati chiamando lo 0541-709545 dalle 16.30 alle 21 non oltre.