Il PD di Riccione prende posizione sul commercio riccionese. In particolare il segretario del Pd Alberto Arcangeli commenta l’incontro tra le categorie economiche e l’assessore al commercio Elena Raffaelli.
In riferimento all’incontro svoltosi il giorno 05/11/18 presso il Comune tra l’Assessore al commercio Elena Raffaelli e le categorie economiche e i comitati turistici della città, ci pare di cogliere un unico obiettivo che l’amministrazione comunale si è prefissa: ricordare con solerzia e grande determinazione ai partecipanti al tavolo che chi non dovesse pagare la TARI riceverebbe una diffida e, in seconda battuta, la sospensione della licenza.
Tutto il resto del racconto dell’Onorevole Assessore è “fuffa”. Non sindachiamo sul giusto dovere da parte degli operatori economici, così come di tutti i cittadini, di dover essere adempienti al compito di versare le dovute imposte comunali, ma ci pare limitata come azione amministrativa: siamo al semplice compitino di controllo. Se stiamo alla sostanza dei contenuti ci pare di essere davanti al nulla.
Si propone di ingaggiare un progettista che dovrebbe elaborare uno studio sulle tendenze dello stato di salute del commercio locale, in modo da individuare anche progetti di riqualificazione degli assi commerciali. Le tendenze nel settore del commercio cambiano così repentinamente che uno studio tale rischia di essere vecchio il giorno stesso che viene concluso. Inoltre, per conoscere lo stato dell’arte del commercio riccionese è sufficiente lavorare fianco a fianco con le categorie usando i dati in possesso della stessa amministrazione comunale senza dover spendere risorse in progettisti esterni. Semmai potrebbe essere interessante, per allargare un pò l’orizzonte, sapere e conoscere quali tendenze si stanno affermando a livello commerciale nei paesi siti di mète internazionali confrontabili con Riccione. Ma qui occorre operare più che fare. Basta parole, ma fatti.
Vi è l’intenzione di riqualificare i più importanti assi commerciali della città? Se si, occorre iniziare la progettualità, sennò lo si dica chiaramente che questa non è una priorità, senza tanti giri di parole. Su Viale Ceccarini siamo fermi alle chiacchiere del Sindaco Tosi di due campagne elettorali; cosa si intende fare una volta per tutte? E’ possibile aprire un dibattito/confronto dove sia possibile ragionare sull’ipotesi di destinare parte dell’introito della tassa di soggiorno alla riqualificazione di alcune aree nella zona turistica della città?
Oppure si può immaginare ad esempio di mettere in campo un progetto che finanzi un certo numero start up del settore commerciale legate ad esempio all’innovazione di prodotto e all’età di chi intraprende l’attività, puntando su qualche progetto pilota che coinvolga dei giovani che abbiano voglia di fare impresa? Ci aspettiamo idee, progetti e proposte concrete, ma forse per fare questo servirebbero amministratori ‘sul pezzo’ quotidianamente e non impegnati nel ruolo di ‘assessori a tempo perso’ nei buchi di tempo liberi dagli impegni romani.