Sono tornati nella serata di martedì 6 ottobre i 34 volontari della Protezione Civile della Regione Emilia Romagna impegnati a dare sostegno al paese di Feltre nelle montagne del Bellunese, colpito e provato dal maltempo dei giorni scorsi. Con la colonna mobile della Regione, per la provincia di Rimini, erano presenti anche tre volontari dell’associazione di protezione civile “Arcione”.
Una macchina organizzativa che, su richiesta della regione Veneto e del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, si è azionata per dare il proprio aiuto alle decine di volontari accorsi a sostegno dell’amministrazione locale e dei vigili del fuoco.
Per tre giorni i volontari hanno ininterrottamente lavorato per liberare l’alveo del fiume che attraversa il comune di Feltre da enormi tronchi d’albero, altri tra i 20 e i 30 metri, sradicati dalla velocità e dalla forza del vento responsabile dei disastri che hanno trafitto il Nord-Est d’Italia. L’ambito fluviale, per una superficie di 28.000 mtq, è stato ripulito, con il supporto di mezzi meccanici, bobcat e motoseghe. L’80% del patrimonio boschivo del paese è andato completamente distrutto. Equipaggiati con la divisa antiacqua e con dispositivi protezione individuale, obbligatori per operare in territori montani, i volontari dell’associazione “Arcione” con il presidente Maurizio Frisoni hanno dato, anche questa volta, un prezioso supporto al lavoro di squadra.
Dopo le ultime esperienze di soccorso alle popolazione alluvionate di Lentigione (Reggio Emilia) e a quelle terremotate di Caldarola e Montegallo nella regione Marche, Riccione è stata presente anche questa volta in un’altra situazione di emergenza. Composta da 70 volontari l’associazione “Arcione” dispone di 3 fuoristrada, 2 carrelli per interventi idrogeologici, un bobcat, un modulo antincendio e una torre faro. Una realtà nata nel 2009 e presieduta, da allora, da Maurizio Frisoni che dopo il ritorno da Feltre, commenta “Il volontario di protezione civile lavora sempre in emergenza, sa e deve sapere, come affrontare ogni situazione critica e rispettare in ogni circostanza l’organizzazione della colonna mobile. Per questo è importante la formazione che riguarda anche il comportamento da tenere all’interno di una squadra. La soddisfazione più grande è ricevere un grazie dalle popolazioni con cui si viene a contatto. Questo ci ricambia di ogni sforzo sostenuto”.