“La sicurezza sul lavoro è una priorità e costituisce il banco di prova dell’efficienza di un Paese. Sul tema non è accettabile alcun calo di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio all’Anmil in occasione della giornata nazionale delle vittime sul lavoro del 9 ottobre.
“Qualsiasi incidente sul lavoro – aggiunge – è infatti intollerabile, e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile”.
Purtroppo sono ancora tanti gli incidenti gravi e mortali nel nostro Paese.
Infatti:
da gennaio ad agosto 2016, 416.740 incidenti denunciati: +1,58% rispetto a un anno fa.
Aumentano del 2,68% anche le malattie professionali.
Netto calo per gli incidenti mortali: -13,43% che passano da 752 a 651. Comunque troppi e soprattutto con un preoccupante dato in controtendenza in Emilia Romagna.
Vediamo nel dettaglio cosa è successo nella nostra Regione e nella provincia di Rimini da gennaio ad agosto 2016.
Iniziamo dalle denunce per gli infortuni sul lavoro?
A fronte di un incremento (lieve) in Italia in Regione complessivamente le cose vanno meglio. Ma con molte differenze tra le province.
Situazione preoccupante e molto pesante gli infortuni mortali sul lavoro denunciati. Infatti a fronte di una riduzione degli incidenti mortali in Italia che passano da 643 del 2015 al 563 del 2016 vi è da constare un forte incremento degli incidenti mortali in Regione.
Complessivamente a Rimini provincia la situazione è questa.
Non vi è alcun dubbio che occorre impegnarsi tanto, istituzioni, organi ispettivi, datori di lavoro, organizzazione sindacali per ridurre gli infortuni sul lavoro.
Qui abbiamo presentato numeri ma dietro ogni numero c’è un problema personale, un grave infortunio e purtroppo un dramma famigliare.
Tutti i dati sono forniti dall’ANMIL.