Andrea Gnassi, presidente uscente della Provincia di Rimini, si congratula con il suo successore Riziero Santi.
“Complimenti a Riziero – scrive Gnassi – Complimenti a Riziero che, nell’arco di un anno solare, centra un bellissimo ’triplete’, come la sua Inter del 2010. Una grande gioia in famiglia, quindi poi una vittoria dietro l’altra prima alle comunali a Gemmano e alle provinciali. Sono successi veri, di Riziero e della coalizione che lo ha sostenuto”.
“Riscontri veri sul campo in una fase in cui il PD è minoranza non solo in Parlamento ma sta facendo enorme fatica in tutti i territori e a costruire relazioni e coalizioni. Certo le province sono un ente di secondo grado, un ibrido di un paese che lascia sempre a metà le riforme, ma la coalizione di centro sinistra e liste civiche con Santi che hanno vinto, hanno puntato su un progetto e politiche di sistema sui trasporti, sulle scuole, su politiche unitarie a livello di area intera romagnola”.
“Protagonismo di ogni comune certo, ma sinergie e non lotte e sgambetti tra questi. Per un territorio, tutto, più forte. Da oggi Santi e la coalizione penseranno solo a tutta la Provincia, non a casacche politiche o partiti. Non solo a quei comuni o consiglieri comunali che li hanno votati. Ma a tutti”.
“Lo avevo detto dopo le politiche e la vittoria di cdx e 5 stelle: attenzione, a stappare in anticipo lo spumante in vista del turno di amministrative e delle regionali del 2019. Il Partito Democratico se mette in campo un progetto, disponibilità a costruirlo, apertura a civismo vero, avrà ancora da dire, non si arrende e lotta con le sue donne e i suoi uomini”.
“Oggi è stata dimostrata una rara e preziosa compattezza di coalizione e dei consiglieri comunali in tutti i comuni che hanno votato per la provincia. Dato non scontato dati i tempi, le diverse articolazioni locali, il voto per un ente di secondo grado”.
“Con Santi e la coalizione, la provincia è in buone mani. Riziero conosce l’ente, ha la sensibilità giusta e la conoscenza del territorio, sa bene che la collaborazione, le politiche di area vasta, l’ascolto e le sinergie con tutti anche con chi non l’ha votato sono gli strumenti più efficaci per affrontare la nuova fase della vita delle Province, scaturita dopo la bocciatura della riforma costituzionale del dicembre 2016”.
“Detto questo, rilevo un dato politico evidente. Il centrodestra, nelle sue componenti dichiarate e in quelle celate sotto forma di un accorda di ‘quinta colonna’ o per meglio dire di ‘quinta stella’, era sicuro, numeri alla mano, della spallata. Ci stava, è legittimo. Ma mettere insieme tutto e il contrario di tutto pur di vincere, pur magari di dare una lezione agli avversari politici una volta eletti senza però un chiaro progetto di governo, è dannoso nel concreto per i cittadini, sia nel paese e che un territorio”.
“Il ‘partito del disfare’, che si sta affermando a livello nazionale e qua in buona parte alleato, oggi in provincia non si è affermato. E questo è un fatto che merita una riflessione in vista del voto del prossimo anno, quando si parlerà di fare strade, infrastrutture, sanità, di affermare cultura e lavoro, sviluppo sostenibile e non cemento”.
“Oggi questo voto ci dà con ogni evidenza coraggio e forza per le prossime scadenze – conclude Andrea Gnassi – per affrontarle senza livore verso gli avversari, ma con la determinazione che un progetto di governo si possa e debba fare non chiusi dentro le stanze ma nella società”.