Prima le proteste, le indagini della procura i ricorsi al Tar e Consiglio di Stato per la realizzazione del TRC (trasporto rapido costiero). Ora le preoccupazione di quando arrivano i mezzi ed inizia materialmente ad essere usato il nuovo collegamento nel tratto Rimini-Riccione.
Tutti le previsioni da parte di PMR (Patrimonio Mobilità Rimini) indicano nell’estate 2019 l’inizio dell’attività. Un ritardo evidente rispetto alla conclusione dei lavori sul tracciato. Tutto deriva dai tempi andati lunghi per finanziamento dei mezzi da parte del ministero dei trasporti. Soltanto nel 2017 si è avuta la certezza dello stanziamento e soltanto l’anno scorso è stato possibile firmare il contratto con l’azienda che produce i mezzi.
Si chiamano Exqui.city18, sono veicoli all’avanguardia, ma l’azienda ha commesse da tutto il mondo e quelli destinati al Metrò non saranno tutti pronti per l’estate, quanto sarà attivato il servizio.
Da questo dato oggettivo e conosciuto, l’azienda presieduta da Massimo Paganelli ha preso in considerazione anche l’ipotesi di fare partire le procedure di collaudo con dei filobus proprio per ridurre i tempi e di messa in esercizio dell’opera. Non solo. Non è escluso che durante l’estate vi siano in funzione i nuovi mezzi e dei normali filobus.
Questa è l’unica preoccupazione che riguarda la messa in esercizio del Trc. Tutte gli altri allarmi rimbalzati sui social in queste , relative al mancato finanziamento dei mezzi od altri problemi finanziari sono stati seccamente smentiti dal presidente di PMR Massimo paganelli