Il comitato riminese No spam sonoro in spiaggia il 7 settembre scorso, ha depositato in Regione una richiesta di cessazione delle inserzioni pubblicitarie sonore diramate da altoparlante in spiaggia.
I promotori danno voce al desiderio di valorizzare la qualità ambientale e paesaggistica delle spiaggie, evidenziando anche la possibilità di affidare il servizio pubblico di “rintracciobimbi” a un ufficio interno o a un’agenzia esterna, mediante gara.
Ieri è pervenuta, al Comitato, la comunicazione con cui l’ufficio di presidenza informa che la Regione si impegna a valutare la questione entro 6 mesi.
Un estratto del testo.
L’Ufficio di Presidenza della Regione:
“Considerato che la petizione in esame chiede che l’Assemblea Legislativa si adoperi per far cessare le inserzioni pubblicitarie sonore in spiaggia sin dalla prossima stagione, passando ad un servizio di annunci di pubblica utilità internalizzato, o mediante bando pubblico sulla spiaggia del comune di Rimini; (…) visti il codice dei beni culturali e del paesaggio…..l’ordinanza balneare n.1 del 2018 dell’assessorato turismo della Regione (…) l’ordinanza balneare n.1 del 2018 emanata dal dirigente del Comune di Rimini, settore turismo waterfront; dato atto pertanto che le richieste contenute nella petizione rientrano nella competenza della Regione (…) sussistono le condizioni di ammissibilità della petizione stessa (…) delibera di dichiarare la sussistenza delle condizioni di ammissibilità della petizione per chiedere di far cessare le inserzioni pubblicitarie sonore in spiaggia”.
La questione è stata assegnata alla Commissione “Politiche economiche” del Consiglio Regionale, la quale entro il prossimo 10 aprile potrà:
a) esitare in una Relazione al Consiglio Regionale;
b) abbinare la questione ad altra iniziativa legislativa onde provvedere su questo tema.
Il Consiglio regionale, quindi, una volta investito della questione, potrà decidere, come da noi auspicato, di vietare definitivamente ogni forma di pubblicità commerciale sonora non solo a Rimini, ma anche in tutte le spiaggie della Regione, non essendo pensabile una regolamentazione diversa da una zona ad un’altra.