I sindacati della Polizia di Stato, Sap, SIULP, SAP Scarpellini, SIAP, SILP per la CGIL F.S.P. POLIZIA, UIL POLIZIA e COISP, hanno diffuso un comunicato congiunto commentando la graduatoria diffusa dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” che vede Rimini seconda sul podio poco edificante dell’Indice della Criminalità in Italia per numero di denunce presentate. Per i sindacati, come già per l’Amministrazione Comunale, i risultati vanno letti alla luce del flusso turistico cui il territorio è soggetto.
“Come ogni anno siamo a commentare il secondo posto di Rimini nella classifica del Sole 24 Ore riguardo i reati denunciati ogni 100.000 abitanti – si legge nel comunicato – La valutazione di questi dati e lo studio degli stessi non deve essere distaccata dalla modalità con cui vengono calcolati. Rimini ha solo 150.000 abitanti (dato su cui si basa il calcolo) ma si trova denunce relative ai 26 milioni di passaggi e presenza sul territorio proprio per la sua conformazione turistica e i vari eventi che durante tutto l’anno si susseguono. Ovviamente il lavoro costante e denso di risultati degli operatori della sicurezza, se calcolato secondo questi schemi, viene vanificato.
I sindacati pongono inoltre l’accento sul lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine di Polizia in estate precisando che“Le donne e gli uomini in divisa hanno effettuato una estate di lavoro eccezionale con pattuglie e servizi su tutti i turni delle 24h nonché su tutto il territorio di competenza”.
Spazio anche al dibattito sull’organico operativo in Provincia, ad oggi, limitato da pochi rinforzi dai Sindacati, che tuttavia hanno riposto fiducia nei provvedimenti comunicati dal Sottosegretario all’Interno Molteni.
Da sempre Rimini ha sofferto un sottostimato organico, poiché i canoni utilizzati non riportavano in maniera conforme l’effettiva necessità del territorio. Infatti proprio nelle scorse settimane il Sottosegretario all’Interno On. Molteni in una riunione ha esposto i nuovi canoni su cui verranno rivalutate le necessità degli uffici periferici. Rimini secondo la rivalutazione avrebbe un aumento di 100 unità con una classificazione parificata ad alcuni capoluoghi di regione. Siamo in difficoltà invece per quanto riguarda la struttura che si trova ancora in quello che una volta era il commissariato. Il Mausoleo di via Ugo Bassi, costruito da privati, causa fallimento dell’impresa costruttrice è attualmente all’asta e a quanto ne sappiamo non vi è stato ancora nessun interessamento”.