Arrivano i commenti alle decisione del Governo di ripristinare i fondi per il bando delle periferie. Lo stanziamento pari a 1,6miliardi era stato cancellato nel decreto Milleproroghe (ora convertito in legge). Pesnati le ripercussioni per i progetti dei comuni ad iniziare da Rimini Nord che vedeva sfumare 18 milioni di investimenti. Di seguito le dichiarazioni del sindaco di Rimini Andrea gnasse e del deputato del Pd Marco Di Maio
“Come Anci e sindaci d’Italia siamo reduci da un lungo lavoro tecnico, dichiara il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, e amministrativo teso a fare il punto sulla questione bando periferie. Oggi il presidente di Anci, Antonio De Caro, mi confermato come il Governo abbia annunciato che i 325 Comuni aventi diritto torneranno ad avere a disposizione i fondi del bando periferie, sospesi lo scorso agosto.Un atto che probabilmente è anche da mettere in relazione agli annunci da parte dei Comuni, Rimini compreso, e della Regione Emilia Romagna di procedere altrimenti con ricorsi legali a tutti i livelli.Se si tratta di una buona notizia o dell’ennesima boutade, lo scopriremo nelle prossime ore, quelle cioè che serviranno al Governo per mettere nero su bianco i nuovi accordi e garantire a Rimini i 18 milioni di euro per la riqualificazione dell’area di Rimini Nord. Fare le gare e accendere le ruspe hanno bisogno di atti amministrativi certi, precisi nei dettagli; fino a che non saranno chiari questi non ha senso tirare quel sospiro di sollievo da parte di chi è ingiustamente in apnea da due mesi a questa parte”.
“Primo successo nella battaglia per il riconoscimento dei fondi per città e periferie”. Lo annuncia il deputato Marco Di Maio, segretario della Commissione Affari costituzionali della Camera, a commento del vertice tra sindaci italiani e Governo sui finanziamenti scippati alle comunità locali con il decreto Milleproroghe. Per la Romagna si tratta di un taglio di 40 milioni di euro. A Forlì, con il provvedimento del governo, sono stati sottratti 8 milioni e 300 mila euro che serviranno a realizzare 12 progetti. Tra questi c’è il completamento del campus universitario. A Cesena, senza i 2 milioni di euro già assegnati, non si potranno svolgere i lavori di riqualificazione su tre piazze della città tra cui piazza Bufalini di cui c’è il progetto ed ecco qui il rendering. A Ravenna, senza i 12 milioni e 800mila euro assegnati e ora bloccati, non potrà realizzarsi un progetto atteso da anni: quello della nuova darsena di città. A Rimini l’impatto di questo decreto è ancora peggiore: si bloccano 18 milioni di euro che servono per il progetto “Parco del Mare nord” che interessa tutta l’area nord della città per un investimento complessivo di 30 milioni di euro.
“Al termine di un incontro formale tra i sindaci italiani rappresentati da ANCI e il governo nazionale – afferma il parlamentare romagnolo, in prima linea per difendere gli oltre 40 milioni di euro che spettano alla Romagna -, pare che il premier Giuseppe Conte abbia fatto l’ennesima retromarcia. Restituiranno il malloppo che hanno sottratto alle città e periferie italiane”.
“Il nostro pressing, gli appelli, le iniziative parlamentari e la mobilitazione che abbiamo messo in campo sui territori – prosegue il deputato – cominciano a sgretolare il muro contro cui si sono scontrate finora le nostre proteste. Per ora sono solo parole: non molliamo la presa e continuiamo a batterci finché non vedremo gli atti, i numeri e i cantieri”.Si va avanti per piccoli passi ma come Anci, Comuni e Regioni non recediamo a che ci venga restituito quanto dovuto ai riminesi e a 20 milioni di italiani che dovranno beneficiare dei progetti legati al bando periferie”.