Possono essere tante le formule con cui introdurre la prossima gara del Rimini, che i biancorossi disputeranno in casa contro il Teramo. Gara importante oppure fondamentale? Crocevia da imboccare nel verso giusto? Tutti i refrain avranno il retrogusto del già sentito e già letto visto che sono frasi di repertorio cui si attinge ogni volta che i tre punti sono un po’ più attesi del solito.
Tenterò di rompere il muro dei luoghi comuni del calcio dicendo che probabilmente il Rimini domenica disputerà la sua prima partita normale. Forse la seconda, dopo la trasferta di Giana,
Normale perché di fronte non avrà una prima della classe e il matach verrà disputato tra le mura amiche, col conforto e il tifo del proprio pubblico.
Normale perché una squadra che merita la serie C gare come queste le vince, normalmente e senza grossi affanni.
Perchè è questo che in tanti ci aspettiamo dalla gara di sabato, una vittoria convincente nella sua normalità di gara che ti vede opposto a un avversario alla tua portata se non inferiore come la classifica parrebbe voler dimostrare.
Il modulo, gli schemi o la tattica sono argomenti cui abbiamo sin qui attinto per cercare di capire la caratura dei ragazzi di mister Righetti.
Alla fine, agli atti vanno sempre i risultati e le classifiche risultanti, mai gli episodi che potevano influire e le mezze ore di bel gioco, punti e vittorie restano mentre tutto il resto passa e va in cavalleria.
Se questo campionato vogliamo centrarlo nei suoi obiettivi le gare come quella di sabato non devono essere viste come esami da affrontare ma situazioni di normalità in cui ribadire la propria forza e le proprie capacità.
Non dovessero andare bene le cose dovremmo automaticamente ritenerci declassati perché da sabato sera in avanti, a quel punto si, saremmo davvero in cerca di gare e prestazioni eccezionali anche solo per poter mettere nel carniere il minimo indispensabile per centrare la salvezza.
Ci sono tifosi che osservano la classifica e ritengono troppo critiche le posizioni di chi cerca di andare oltre il risultato indicando le pecche più o meno evidenti di questa squadra.
In effetti la classifica sorride ma continuo a vedere la mia squadra come se fosse sospesa in un limbo.
Da un lato sembra che se la sorte fosse stata un po più favorevole (e un minimo sforzo in più della squadra avrebbe aiutato la sorte) evitandoci il rigore all’ ultimo minuto a Vicenza e la duplice rimonta ad opera di Giana e Pordenone, avremmo potuto già sognare un campionato in grande ma è vero anche che se la stessa sorte fosse stata più severa la classifica avrebbe potuto essere meno bella e già più preoccupante.
Aspettando il risultato di sabato, che toglierà l’ alone di eccezionalità a questa gara o ammanterà di eccezionalità tutte le gare successive, diamo un’ occhiata all’avversario che salirà sabato pomeriggio al Romeo Neri.
Il Teramo è un avversario incontrato tantissime volte. Le gare tra i biancorossi e gli abruzzesi sono state sempre sfide molto sentite e calde in campo e a volte anche fuori. Tanti i doppi ex che nel passato, hanno militato o allenato in entrambe le formazioni.
Il mio preferito è mister Maurizio Bruno, il primo allenatore che ricordo da tifoso biancorosso quando, dopo una fugace apparizione nel campionato 79/80, staccai il mio primo abbonamento junior nel campionato 80/81.
Bruno guidava il Teramo nel campionato di serie C 75/76, vinto dal Rimini di Meucci , arrivando terzo.
Oggi tante cose sono cambiate, sia a Rimini che in quel di Teramo, anche se in entrambe le piazze il blasone e la voglia di tornare grandi si fa sentire tenendo sempre viva la speranza di inventare una stagione inaspettata. A Teramo non e’ ancora passata del tutto la burrasca di fine stagione 2015 quando la promozione in B ottenuta sul campo venne tolta, dopo svariati pronunciamenti, dai tribunali sportivi per una combine nella gara col Savona. Da allora il presidente Campitelli si barcamena in attesa di tempi migliori, lo scorso anno per mantenere la categoria sono infatti serviti i play out
La squadra affidata a mister Zichella è figlia di una mezza rivoluzione, operata in estate, che ha portato nuovi giocatori su cui puntare rinunciando ad altri che avevano fatto la storia recente del club.Tra i giocatori attuali da tenere d’ occhio Proietti, Di Renzo, l’ ex Santarcangelo Piccioni e, anche se non tra i più gettonati, l’ex Rimini Spighi che da queste parti ha lasciato un buon ricordo. In casa Rimini ipotizzo che non cambierà tanto rispetto alla gara di Giana, se ci sarà turn over lo vedremo in primis nei turni infrasettimanali che ci aspettano. Agli ordini del sig. Miele di Nola il calcio d’ inizio è fissato per le ore 16 e 30 di sabato 13 ottobre.
Sarà un sabato particolare, sospeso tra solidarietà e riminesità. Prima della gara l’ associazione ANT verra’ premiata dal RIMINI FC per l’importante attività di sostegno e supporto che svolge verso i malati di cancro in tutta l’Emilia Romagna. Durante l’ intervallo l’ associazione Amici del Rimini calcio donerà, come tutti gli anni,i proventi del tesseramento e delle altre e varie attività al RIMINI FC per lo sviluppo del settore giovanile. La cifra raccolta ammonta a 2000 €.In un contesto che ancora vede le grandi imprese un po’ sornione verso la società biancorossa i tifosi ci sono e fanno la loro parte, Amici del Rimini c’è!
Forza Rimini!