Polemiche politiche alla fiera del Tartufo di Sant’Agata. L’ospite di punta per l’inaugurazione è l‘on Jacopo Morrone, sottegretario alla Giustizia. L’on invece di tenere un intervento istituzionale, come vuole prassi, si è lasciato andare ad un vero e proprio comizio in cui ha parlato di tutto.
Dalle limitazioni al traffico: “Sullo stop ai diesel euro 4 ci aspettiamo un responsabile passo indietro dalla Regione che non significa rinnegare le politiche di tutela dell’ambiente, ma venire incontro ai bisogni dei lavoratori e delle famiglie della nostra regione. In questo caso, la Lega non farà mancare il proprio appoggio”.
Morrone ha poi criticato la legge regionale in materia di riordino del sistema di governo delle autonomie locali: “inutile nasconderlo, unioni e fusioni di Comuni si sono rivelate il più delle volte un fallimento. C’è da ripensare l’intera materia, valorizzando le piccole comunità locali ricche di tradizioni e di storia, ma anche di persone seriamente motivate a insediare imprese e aziende in collina e montagna”.
Poi ha continuato con la necessità di rivedere il ruolo delle Province che la cosiddetta ‘legge Del Rio’ ha trasformato in enti di secondo livello, rimasti in mezzo al guado. Anche in questo caso bisognerà fare marcia indietro rispetto a una normativa che ha causato solo danni e nessun risparmio.
“Positivo”, infine, a parere di Morrone, il percorso intrapreso per l’autonomia regionale. “Certo, io sono figlio di questa terra romagnola e il mio pensiero vola verso un’autonomia e credo che il progetto di autonomia rafforzata per l’Emilia-Romagna sia un grande risultato e passo in avanti, sogno di sempre di noi leghisti”.
A fronte di queste considerazioni politiche e di partito all’inaugurazione della Fiera del Tartufo il consigliere regionale Giorgio Pruccoli ha lasciata la manifestazione e non ha partecipato al tradizionale pranzo di inaugurazione.
Questa la protesta del consigliere Pruccoli scritta sulla sua pagina FB. “Un sottosegretario imberbe, invitato ad una sagra per tenere un discorso istituzionale che trasforma tale occasione in un comizio politico demenziale e pieno di concetti financo stupidi, con parole dette a casaccio. Un agguato politico.
Succede anche questo coi miracolati del Governo del cambiamento. A quel punto uno col mio curriculum istituzionale non poteva che andarsene e lasciare il nuovo che avanza a consumare il lauto pasto. Perché nella mia vita lo spazio da condividere con le persone scorrette é sempre stato zero e deve continuare così”
