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Blocco euro 4, interviene Legambiente : “Provvedimento giusto, nel bacino padano inquinamento killer”

Il blocco delle macchine diesel fino alla categoria euro 4 è al centro di ripetute polemiche di stampo politico. In particolare è la novità tutta emiliano – romagnola di imporre dalle 8.30 alle 18.30 di tutti i giorni eccetto sabato e domenica dei veicoli a diesel euro 4 ad aver suscitato la stragrande maggioranza dei malumori. Nelle altre regioni ad aver adottato la misura, Veneto, Lombardia e Piemonte, il blocco impone il bando dei veicoli ad diesel fino alla categoria euro 3.

Nei giorni scorsi il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli ha avanzato alla Commissione Bilancio la richiesta di eliminare il blocco degli euro 4. La richiesta è stata respinta ma le polemiche non accennano ad affievolirsi. Sul dibattito è intervenuta Legambiente che difende la scelta della Regione di includere nel blocco anche i veicoli a diesel di categoria euro 4. 

“Fortunatamente la richiesta avanzata dal consigliere della Lega Pompignoli in Commissione Bilancio di eliminare il blocco degli euro 4 è stata fortunatamente respinta. Tuttavia il capogruppo Fabbri ha annunciato di voler proporre il voto in aula. A entrambi i consiglieri Legambiente ricorda che, nel bacino padano, l’inquinamento comporta un tasso elevato di decessi precoci e patologie di vario genere. Non si può dunque lanciare messaggi sbagliati rispetto alla gravità della situazione. Al contrario i consiglieri dovrebbero farsi portatori di proposte che rendano più efficace il provvedimento.

Ci auguriamo che se il tema dovesse arrivare in aula, maggioranza e opposizione boccino ogni proposta di arretrare rispetto al blocco gli euro 4. Al contrario si metta da parte la contrapposizione politica e si lavori per migliorare gli effetti del provvedimento e la sua reale applicazione. Tra questi Legambiente ricorda quanto già proposto:

– sviluppare soluzioni che favoriscano l’efficienza e riducano il costo del trasporto collettivo almeno nel periodo invernale, durante il quale sono in vigore le limitazioni al traffico come sconti sul trasporto pubblico e tariffe uniche per le città capoluogo ed i rispettivi comuni di cintura. Con particolare attenzione alle fasce di reddito più basse.

– garantire presenza e corretto funzionamento dei parcheggi scambiatori ai margini delle città con un adeguato collegamento di trasporto pubblico, per garantire un facile accesso in città senza utilizzare l’auto privata.

– impegnare il Consiglio regionale nel chiedere al Ministro Costa che supporti il provvedimento dell’Emilia Romagna, il più avanzato del bacino padano, stanziando adeguate risorse per aiutare le famiglie e attivando davvero un coordinamento padano che finora è mancato.

Al contrario, rispetto all’attuale deroga del blocco, generalizzata per portare i figli a scuola, Legambiente segnala che questa andrebbe assolutamente eliminata, organizzando invece aree ZTL in concomitanza delle ore di accesso. Sono infatti le fasce più giovani quelle che per prime dovrebbero essere tutelate a livello sanitario.

Infine Legambiente sottolinea come tali richieste siano state avanzate da tempo dall’associazione: ben prima che il blocco auto facesse arrivare il tema alla ribalta mediatica. Solo lo scorso giugno era stata proposta una mozione consigliare per ridurre il traffico in città, bocciata proprio la settimana scorsa anche dalle stesse forze che oggi vorrebbero eliminare il bando degli Euro 4″.

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