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Santarcangelo. Bilancio positivo della fiera di San Michele. I 5 Stelle in polemica sui rifiuti

La fiera di San Michele si chiude con un bilancio molto positivo. Complice il bel tempo, nel fine settimana passato sono stati tanti i riminesi e non che hanno gremito la città di Santarcangelo per la tradizionale fiera di San Michele.

Secondo una prima stima degli organizzatori, infatti, sono almeno 30mila i visitatori registrati in città, che hanno iniziato ad affollare vie e piazze del centro già dall’apertura ufficiale della fiera con la tradizionale gara di canto per uccelli allo Sferisterio. Gremita di persone anche piazza Ganganelli, che ospitava i produttori agricoli: un’occasione per valorizzare i prodotti di stagione, soprattutto quelli locali, e conoscere le tradizioni della Valmarecchia grazie alla presenza di produttori, punti ristoro, Pro Loco e operatori vari, accomunati dall’appartenenza a questo luogo a metà strada tra la Romagna e il Montefeltro. E proprio a questa terra è stato dedicato il progetto speciale “Otium nel Montefeltro”, che nei due giorni della manifestazione ha riscosso un particolare successo. Dalla mostra fotografica “Paesaggi dal Montefeltro” alle Merende d’autore a cura dei produttori e dei B&B di Otium – una degustazione di prodotti tipici che ha registrato il tutto esaurito – fino alle mostre degli artigiani del Montefeltro.

Anche gli eventi dedicati al Patrono hanno registrato una buona affluenza di pubblico: dalle visite guidate nei luoghi dedicati al culto di San Michele fino all’intitolazione delle grotte al Santo, attraverso l’apposizione di una targa. Per quanto riguarda infine viabilità e circolazione stradale, nonostante l’ingente afflusso di persone non si sono registrate particolari criticità.

Non sono mancate le polemiche. il movimento 5 Stelle di Santarcangelo con un comunicato critica l’iniziativa dell’amministrazione comunale  di rendere obbligatorio per tutte le attività di ristorazione (ambulanti e fissi) l’utilizzo di stoviglie compostabili da conferire nella raccolga dell’organico. La critica non riguarda l’iniziativa che viene giudicata lodevole, ma la mancanza di controlli che di fatto ha vanificato l’ordinanza comunale.

“La realtà delle cose è che l’ordinanza nr. 88/2018 del  nostro Sindaco – scrivono i 5 Stelle in un comunicato – che obbligava tutti i punti di ristoro, sia ambulanti che fissi, a dotarsi di materiale compostabile, si è rivelata carta straccia. Ad oggi non ci risulta che sia stato fatto alcun controllo i merito da parte degli organi competenti, né alcuna sanzione di nessun tipo per le varie inottemperanze che ci sono state.

Sarebbe bastato avere un minimo di buon senso per capire che prima di fare una ordinanza di questo tipo, sarebbe stato necessario organizzare in maniera diversa la raccolta, fornendo ad esempio delle grafiche specifiche che indicassero ai consumatori dei pasti dove gettare il materiale, e soprattutto fornendo dei contenitori per l’umido ai singoli punti di ristoro, invece che lasciare alle persone l’onere di trovare qualcuno dei bidoni sistemati ai 4 angoli della piazza, spesso anche in posizione poco visibili.

Invece cosa abbiamo ottenuto? Un enorme buco nell’acqua, con i pochi esercenti che hanno acquistato il compostabile che si sono ritrovati questo materiale gettato se và bene nell’indifferenziata, e chi invece si è candidamente disinteressato della cosa che non ha ricevuto nessun tipo di controllo o verifica.”

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