Giro di vite del sindaco di Gemmano Riziero Santi contro il degrado negli spazi pubblici all’interno del perimetro del territorio comunale. A leggere l’ordinanza numero 12 del 2018 rifiuti abbandonati in strada, escrementi di animali lasciati su marciapiedi e spazi pubblici, ma anche vegetazione incolta e sterpaglie negli spazi pubblici non saranno più tollerati e sono previste sanzioni anche salate per chi sgarra, in particolare dai 100 ai 500 euro di multa.
Ad esempio, per l’abbandono di rifiuti non ingombranti di ogni genere, anche in prossimità dei contenitori o dei luoghi specifici di raccolta, in caso di violazione la sanzione è pari a Euro 100,00, mentre abbandonare i rifiuti ingombranti o conferirli con le modalità previste per le altre frazioni di rifiuto. costerà una multa di addirittura 500 euro.
Sporcare il suolo pubblico o di uso pubblico con escrementi di animali e cani? La sanzione sarà pari a Euro 100,00. Stessa sorte per chi verrà scoperto ad abbandonare cibi per gatti e cani su suolo pubblico o di uso pubblico.
A tutti i gestori degli esercizi pubblici è stato invece imposto di tenere costantemente pulite, durante tutta l’attività e dopo l’orario di chiusura, le aree pubbliche o di uso pubblico che siano occupate dall’esercizio pubblico e in caso di violazione la sanzione ammonterà a 250 euro.
Particolarmente consistenti le sanzioni a tutela del patrimonio “verde”. A tutti i proprietari frontisti dei fondi laterali alle strade comunali, provinciali e vicinali, a tutti i proprietari frontisti di aree e spazi pubblici e comunque a tutti i proprietari di terreni incolti in genere viene impoto di procedere a una serie di operazioni a tutela e ripristino del territorio che prevedono il taglio della vegetazione incolta, il taglio degli arbusti e sterpaglie cresciute impropriamente in terreni incolti nelle zone precedentemente dette, il taglio delle siepi e rami che protendono sul suolo pubblico. Agli stessi è vietato abbandonare sul terreno materiali di qualsiasi natura ammucchiati o affastellati, tale da mettere a rischio di incendi e di inquinamento momentaneo o duraturo la superficie e il sottosuolo e viene inoltre imposta la pulizia del terreno da sterpaglie, accumulo di sottobosco e di ramaglie. In più i proprietari dei fondi sono obbligati a tenere regolari le siepi vive e tagliare i rami che protendono nel ciglio stradale, in modo che non possano deporre, gettare o provocare la caduta di pietre o frane sulle strade comunali, provinciali o vicinali. I proprietari confinanti alle strade ed i conduttori dei fondi sono tenuti a rimuovere dalle stesse, per il tratto che costeggia la loro proprietà o il fondo a loro affidato o goduto a qualsiasi titolo, gli scarti di vegetazione, le pietre o i materiali, come pure conservare e ripulire gli sbocchi degli scoli e delle scoline che affluiscono nei fossi o nelle cunette. In più è obbligatoria, la manutenzione delle reti di recinzione dei fondi privati che si affacciano alle aree pubbliche. I proprietari di aree agricole non coltivate, di aree verdi incolte, i proprietari di stabili con annessi a verde, i responsabili di cantieri edili o stradali ed i responsabili di altre strutture
con annesse aree pertinenziali, dovranno provvedere ad effettuare gli interventi di manutenzione elencati mediante rimozione di qualsiasi elemento che possa rappresentare un pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, per la prevenzione d’incendi e per il decoro, entro e non oltre 30 gg dalla data di pubblicazione della presente ordinanza ed effettuare tali operazioni ciclicamente ogni volta che vi sia necessità per garantire il decoro la salubrità pubblica e del paesaggio. In caso di violazioni alle disposizioni la sanzione ammonta Euro 100,00.