Da oggi, domenica 23 settembre, al Cinema Fulgor di Rimini, verrà proiettato Saremo giovani e bellissimi, il film d’esordio della regista Letizia Lamartire con Barbora Bobulova protagonista, presentato alla settimana della critica di Venezia.
La protagonista del film è Isabella, la pop star dell’ormai storico tormentone Tic Tac, che spopolava in discoteca vent’anni fa. Ora si esibisce al Big Star, un locale di Comacchio gestito da un vecchio amico, insieme al figlio chitarrista Bruno. Bruno è nato quando Isabella aveva 18 anni e il padre del bambino è sparito appena saputo della gravidanza. Anche la madre di Isabella era contraria a quella nascita, ma adesso che Bruno c’è gli dedica ascolto e assistenza, anche se Isabella non vuole che la nonna si intrometta nella vita di quel nipote che all’inizio non aveva voluto.
Madre e figlio si spartiscono una convivenza strettissima e ambigua, in cui i ruoli sono parecchio confusi: tutti li scambiano per fidanzati, e spesso è Bruno ad assumere il ruolo genitoriale, mentre Isabella dimentica di pagare le bollette e lascia il frigo sempre vuoto. L’arrivo parallelo nelle loro vite di Arianna, giovane chitarrista, e di Umberto, ingegnere divorziato, metteranno in pericolo il loro strano equilibrio di “coppia”, e li costringeranno a rivedere i loro reciproci rapporti.
Lamartire sottolinea con coraggio il potenziale incestuoso, senza facili compiacimenti o strizzatine d’occhio, ma con autentica comprensione della complessità di un rapporto in cui recidere il cordone ombelicale è una necessità, ma anche un’impresa. Diplomata al Centro sperimentale di cinematografia e al conservatorio, Lamartire mette a frutto tanto il suo apprendistato registico quanto quello musicale, nonché un background di assistente al montaggio.
La regia è onesta e puntuale; la conoscenza diretta del panorama musicale giova alla credibilità della storia, ma è soprattutto il continuo tentativo di entrare nell’intimità dei suoi personaggi a rendere il suo esordio cinematografico molto interessante e piacevole.
Edoardo Bassetti