A Riccione la maggioranza che regge il Comune prende le distanze dal Consigliere Rizzoli e rinnova piena fiducia all’Amministrazione.
Il Consiglio Comunale di giovedì 29 settembre si è aperto con le comunicazioni da parte del Vice Sindaco Luciano Tirincanti e del capogruppo di Forza Italia Andrea Dionigi Palazzi che non sussistono più le condizioni perché il consigliere Davide Rizzoli (F.I.) continui a far parte della maggioranza in Consiglio Comunale.
“Una decisione dovuta – si legge nel comunicato stampa dell’Amministrazione comunale – che pone fine ad un periodo protrattosi per mesi e che da tempo richiedeva chiarezza, considerate le numerose prese di posizione di Rizzoli, sia in Consiglio che sulla stampa, in aperto contrasto con le linee politiche della Giunta e della maggioranza. Da qui la decisione che Rizzoli non utilizzi più il simbolo il Forza Italia ed entri a fare parte della minoranza consiliare. Naturalmente ciò non toglierà la possibilità, come a qualunque consigliere di minoranza, di votare favorevolmente ai provvedimenti che il consigliere riterrà più utili per i cittadini riccionesi. L’intera maggioranza consiliare, rappresentata dai rispettivi Capigruppo, ha sostenuto tale decisione rinnovando piena fiducia e sostegno al sindaco e all’operato della Giunta”.
Questa la nota a firma Andrea Dionigi Palazzi per il Gruppo di Forza Italia Riccione:
“Questa dichiarazione si rende necessaria dopo le notizie comparse oggi sulla stampa locale che vedono nuovamente il Consigliere Rizzoli attaccare la coalizione di cui sostiene di fare parte. E’ necessaria quindi una presa di posizione che effettuo a nome di Forza Italia e degli altri Capigruppo di Maggioranza con la quale è stata concordata e condivisa. Lo abbiamo più volte sottolineato, ma oggi si rende oltremodo necessario prendere le distanze dal Consigliere Rizzoli che, da mesi, sta attuando una sistematica strategia di attacco nei confronti dell’Amministrazione che sosteniamo. Ci dissociamo quindi dai ripetuti attacchi pubblici e dal comportamento riprovevole tenuto in Consiglio Comunale, senza contare che i suoi voti sistematicamente contrari ormai, di fatto, collocano il Consigliere nell’alveo dell’opposizione. La misura è colma: il nostro compito, quello per cui siamo stati votati, è quello di Amministrare la Città e non possiamo perdere altro tempo ad occuparci di polemiche sterili e lontanissime dall’essere costruttivi. Se Davide Rizzoli ha deciso di tradire il proprio mandato elettorale, cercando di distruggere ciò che abbiamo costruito, lo faccia, ma si tolga la maschera e dichiari di essere divenuto un consigliere di opposizione. Di certo non tolleriamo che continui nella sua condotta utilizzando il nostro simbolo, nè che continui a definirsi un Consigliere di Maggioranza quando appare evidente che sia proprio questa Maggioranza il bersaglio dei suoi attacchi. Questo doveroso distinguo da chi si preoccupa solo di distruggere e non di costruire si accompagna all’altrettanto doverosa dichiarazione di rinnovata fiducia nell’operato di questa Amministrazione. La Maggioranza di cui facciamo parte è unita e coesa e ha come volontà quella di pensare a Riccione, chi non ha intenzione di partecipare può accomodarsi fuori”.
E per cominciare, il bilancio consolidato relativo al 2015 è stato approvato a maggioranza, mentre il consigliere Rizzoli si è astenuto.
Si è poi votato sul progetto dedicato alla prevenzione e al contrasto ai fenomeni di bullismo, presentato da Forza Italia e sottoscritto dalla maggioranza e dal Movimento 5 Stelle. Si prevede “la diffusione in tutte le scuole del Comune di Riccione di una buchetta nella quale raccogliere le segnalazioni di atti di bullismo o cyber bullismo, in modo che questi siano segnalati direttamente nel luogo in cui vengono commessi con il coordinamento dello sportello psicopedagogico”.
E su questo tema è toccato al Partito Democratico dividersi (ancora una volta): 4 (suoi?) consiglieri (Fabio Ubaldi, William Casadei, Ulrike Bonfini e Daniela Marchetti, cioè il gruppo di “Democratica”) hanno votato a favore, mentre gli altri tre ( Cinzia Bauzone, Tommaso Pazzaglini e Alberto Arcangeli) hanno votato contro, diffondendo anche un comunicato di fuoco contro l’iniziativa.