Eron sta ultimando il suo quarto murale per la Città di Santarcangelo, iniziato durante l’edizione del Cantiere Poetico 2018. “Tower to the People” è il titolo della nuova opera, che l’artista ha concepito trasformando una torretta dell’Enel in un monumento raffigurante un’insieme di fiori che formano un pugno alzato al cielo. L’opera esprime, con tutta la sua imponenza, la forza della delicatezza, la potenza della non violenza, la vittoria della gentilezza, l’amore contro l’odio, l’intensità della poesia, la perfezione dell’armonia, il desiderio di libertà e di pace delle persone. Un’opera poetica, silenziosa e allo stesso tempo dirompente
Ma quel pugno chiuso, per qualcuno, è un gesto assai ingombrante. E all’ombra “virtuale” del murales in via di realizzazione sono divampate polemiche su polemiche. Affidate, come spesso accade, ai social network e alla girandola di commenti generatisi a profluvio in risposta a un post pubblicato da Daniele Apolloni ex candidato sindaco di Fratelli D’Italia a Santarcangelo . Che non ha risparmiato l’artista romagnolo, noto anche a livello internazionale, da dure critiche che rasentano anche l’oltraggio. Apolloni ha infatti definito Eron “un imbrattatore di muri”, “pagato per rappresentare ciò che è rimasto di una tragedia dell’umanità”.
Nel mirino dei tanti commenti solidali al post di Apolloni è finita anche l’amministrazione comunale. “Invece che finire le tante ciclabili lasciate a metà autorizzano ste robe” sbotta un utente. “Quella che da noi è chiamata arte altrove è punibile” commenta un altro. Addirittura c’è chi si scaglia contro il camioncino con cestello che agevola Eron nel raggiungere l’altezza della torretta. “E’ pagata con i nostri soldi?” si indigna qualcun altro. C’è addirittura chi si inventa di “vergognarsi di essere di Santarcangelo” chiedendosi se non ci sia modo proponendo di ” denunciarlo per deturpamento di paesaggio“.
Tanti però anche i commenti a difesa del writer. “Dare contro a Eron grande artista è un po da paesello“. E poi ancora “E’ uno dei migliori artisti urbani in circolazione“. Commenti, si può azzardare, decisamente più appropriati , vista la caratura artistica dimostrata dal writer nella sua carriera.
In una nota l’amministrazione comunale è intervenuta spiegando le ragioni della scelta artistica.
“Nel saluto a pugno chiuso, com’è stato notato, “convergono più significati: l’organizzazione di classe, la volontà indomita di resistenza”.In genere il saluto a pugno, con il braccio alzato sinistro o destro che sia, è considerato come espressione e manifestazione di solidarietà, di forza o di sfida. In principio il pugno è un simbolo di unità e di solidarietà, rappresentato dalle dita deboli che si uniscono per creare qualcosa di potente. Il gesto ha una storia lunghissima e connotazioni politiche non così definite.Alzare la mano chiusa è un naturale gesto di esultanza (o di rabbia) che è antico quanto l’uomo. Ci sono state alcune tappe riconosciute della sua diffusione: nel corso del Novecento è diventato uno dei simboli associati più spesso ai movimenti per i diritti dei gruppi discriminati, di solidarietà e ribellione. Il pugno chiuso era già associato ai movimenti militanti per il riscatto dei neri d’America, anche se Tommie Smith ha scritto nella sua biografia che intendeva quel gesto solo come un “saluto dei diritti umani”.