La Forward Racing Team, la scuderia con cui corre il pilota riminese Stefano Manzi, non presenterà alcun esposto in Procura o agirà per vie legali nei confronti di Romano Fenati che, sul circuito di Misano Adriatico, ha messo la sua mano sul freno della moto di Manzi a oltre 200 chilometri all’ora. Lo ha detto, il presidente del team, Giovanni Cuzari replicando con un “no” all’ANSA sulla possibilità di portare la vicenda in un aula di Giustizia.
“No – ha puntualizzato – siamo comunque molto amareggiati, questi ragazzi vengono seguiti da tantissimi giovani che li vedono come eroi e devono essere di esempio. Quindi la storia si chiude qui: non fa più parte del nostro progetto. E’ giusto che sia stato punito, non si può mettere a repentaglio la vita di colleghi che già la rischiano in pista”.
Ma il pilota marchigiano potrebbe pagare il suo gesto ai danni del collega riminese ancora più caro di quanto gli sia successo finora. La FMI, federazione motociclistica italiana, ha preso una posizione durissima, che potrebbe preludere a sanzioni definitive, forse perfino la radiazione del resto già chiesta da piloti come Cal Crutchlow, che si è augurato che Fenati “non possa più correre in futuro. Non puoi fare una cosa del genere ad un altro pilota. Rischiamo già abbastanza le nostre vite così”.
“Una tragedia sfiorata”, per un “gesto incomprensibile e vergognoso”, “una macchia incomprensibile in una giornata che poteva essere perfetta. In pieno rettilineo e con palese intenzionalità, Fenati va infatti ad azionare la leva del freno anteriore della moto di Manzi”: queste le pesanti parole del presidente federale FMI, l’avvocato riccionese Giovanni Copioli.
“Un brutto gesto incomprensibile e vergognoso sotto ogni profilo. Si è sfiorata una tragedia – dichiara Copioli sempre all’Ansa – perché a quella velocità, in rettilineo, le conseguenze potevano essere drammatiche. Posso capire la tensione agonistica e l’adrenalina fra Manzi e Fenati che stavano battagliando, ma questo supera ogni limite di correttezza sportiva e mette a repentaglio la vita. A mio parere, vista la gravità dell’episodio, sarebbe stata adeguata una penalizzazione più pesante”.