Rimini Banca chiude il semestre 2018 segnando dati economici e patrimoniali particolarmente soddisfacenti. L’ Utile Netto supera i 5 milioni di euro, (5,5milioni), consolidando l’indirizzo di forte crescita che la banca sta sviluppando sul territorio riminese grazie al suo impegno a fianco delle famiglie e delle imprese, avendo quale obiettivoprimario di diventare interlocutore “globale” della comunità localenon solo dal lato finanziario ma anche nell’accompagnamento di progetti che permettano un valore aggiunto al territorio: lavoro, innovazione, inclusione sociale.
La raccolta complessiva alla fine del primo semestre ammonta a circa 1.542 milioni di euro. Il valore complessivo degli impieghi verso clientela alla fine del primo semestre dell’anno si è elevato a circa 812 milioni di euro. Il patrimonio calcolato secondo la normativa di vigilanza, definito Fondi Propri, ammonta al primo semestre dell’anno a 167 milioni di euro. Al 30 giugno 2018 il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1, costituito dal Capitale primario di classe 1 (CET1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 18,20%, rispetto ad un valore medio delle banche italiane al 13,8%.
L’indice del rapporto sugli NPL al 30 giugno (crediti deteriorati netti/totale crediti netti) risulta pari al 7,8%. Da segnalare come attività straordinaria la cessione di un portafoglio di Npl garantiti per un valore nominale di circa 70 milioni di euro L’indice definito COST INCOME, che riguarda il livello dei costi operativi si attesta a livelli di assoluto rilievo al 52%. La rete distributiva della Banca al 30 giugno 2018 è costituita da 27 filiali. Alla stessa data il personale dipendente si è attestato a 210 dipendenti. Cresce infine il numero dei clienti, arrivati ad oltre 58.000.
“Sono dati che esprimono con forte chiarezza”, sottolinea il Direttore Generale di Rimini Banca, Gianluca Conti, “il percorso di eccellenza che la nostra banca sta sviluppando per consolidare e accrescere il suo ruolo di punto di riferimento del territorio. Un ruolo che si esprime – continua ancora Gianluca Conti – anche attraverso il Progetto Turismo di cui siamo stati banca pilota, all’interno del circuito del Credito Cooperativo ed in particolare con il progetto Tourism Innovation Team che ha coinvolto oltre 250 strutture ricettive in riviera ed è stato sviluppato con successo in altre realtà italiane. Saremo presenti al prossimo TTG con la Bussola della Qualità, strumento innovativo per rafforzare il dialogo con le imprese”.
“Siamo una realtà solida, con grandi obiettivi per il futuro, volendo diventare banca leader nel territorio unendo capacità di fare impresa con i grandi valori della cooperazione, con particolare riferimento alla solidarietà per i più deboli, come la maggioranza dei nostri giovani”, sottolinea il presidente di Rimini Banca, Fabio Pula. “Ed è con questa consapevolezza che guardiamo al futuro con ottimismo e lungimiranza, continua il presidente Pula, affrontando due grandi sfide. La prima, che riguarda l’adesione al grande progetto nazionale che ci vedrà protagonisti insieme al Gruppo bancario Iccrea a realizzare il quarto Gruppo bancario Italiano ed idealmente la prima banca locale del Paese. La seconda, che riguarda la costruzione comune con un altra banca virtuosa del territorio, la BCC di Gradara, di un progetto di integrazione, che permetterà, a decorrere dai primi mesi del prossimo anno, di creare una nuova e forte realtà di credito cooperativo, che unirà idealmente i territori del riminese e del pesarese. Da questa fusione nascerà una nuova banca con numeri e potenzialità di assoluto rilievo: 7700 soci, oltre 300 dipendenti, 45 filiali, 3,50 miliardi di montante, che potrà contare su una dotazione patrimoniale di oltre 260 milioni di euro con un Cet 1 ratio, che come noto misura il grado di solvibilità di un istituto bancario, superiore al 19%”. “L’ampia dotazione di capitale libero, oltre 130 milioni di euro”, ribadisce ancora il Presidente Pula, “permetterà al Nuovo Istituto di essere sempre più “banca del territorio” a sostegno delle famiglie, delle imprese e di tutta la comunità locale, e darà con questi numeri un notevole contributo alla nascita del Gruppo bancario Iccrea”.