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Società di capitale, la Camera di Commercio: “Aggregati economici sono in miglioramento”

Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere relativi ad un insieme di bilanci delle società di capitale delle province di Forlì-Cesena e di Rimini per gli ultimi 3 anni (2017-2016-2015), i principali aggregati economici sono in miglioramento.

Il campione preso in esame è realizzato con l’universo delle società (per azioni, a responsabilità limitata, cooperative e consorzi) compresenti nell’ultimo triennio e che hanno registrato nell’ultimo anno un valore della produzione maggiore di 100.000 euro.

Dato che tale universo costituisce la parte più strutturata del sistema produttivo, i valori relativi sono particolarmente rilevanti per cogliere la consistenza economica delle imprese delle relative province e la loro evoluzione nel medio periodo. Tali aggregati sono da considerarsi indicatori della posizione economica e finanziaria delle imprese registrate nel territorio e non rappresentano però quanto realizzato nel territorio.

Focus: risultati economici società di capitale della provincia di Rimini

Le elaborazioni sono riferite allo stesso insieme di bilanci negli anni 2017/2016/2015 (1.608 in ogni anno; non sono considerate le società quotate, IAS e non obbligate XBRL) per un valore della produzione pari a 2.951.816.792 euro (le grandi imprese – con oltre 50.000.000 di euro di fatturato – sono lo 0,1%.

Nel periodo 2017/2015 il valore della produzione al lordo dell’inflazione (peraltro attestata su valori minimi) è aumentato del 12%, il valore aggiunto (aggregato relativo all’attività caratteristica delle imprese) del 15,8%, l’Ebit (risultato ante oneri finanziari) del 31%, il risultato ante imposte del 20% e il risultato netto del 28%.

Il valore complessivo della produzione rappresenta il 4,2% di quello regionale e corrisponde al 51,5 della media italiana.

Sulle 1.608 imprese osservate, nel 2017 1.258 sono risultate in utile e 350 in perdita (nel 2016 le società in utile sono state 1.253 mentre quelle in perdita sono state 355).

Osservando i principali indicatori caratteristici sul totale delle società tra il 2016 e il 2017 si rilev, un miglioramento del ROI (redditività operativa del capitale investito) che passa da 3,2 a 4,1, un miglioramento del ROS (margine di reddito operativo realizzato sulle vendite) che sale da 3,9 a 5,0 la stabilità del CAPITAL TURNOVER (capacità del capitale investito di generare vendite) di 0,8, un miglioramento del ROE (remunerazione del capitale di rischio) che aumenta da 3,0 a 5,4, un miglioramento del livello di indipendenza finanziaria (porzione di attivo finanziario finanziato attraverso capitale proprio) che passa da 36,7 a 37,5

Gli stessi indicatori osservati per le società in utile evidenziano un lieve miglioramento del ROI (redditività operativa del capitale investito) che registra un incremento passando da 6,7 a 6,8, un miglioramento del ROS (margine di reddito operativo realizzato sulle vendite) che sale da 6,7 a 7,3 un lieve peggioramento del CAPITAL TURNOVER (capacità del capitale investito di generare vendite) che scende da 1,0 a 0,9, un peggioramento del ROE (remunerazione del capitale di rischio) che decresce da 11,1 a 10,5, un miglioramento del livello di indipendenza finanziaria (porzione di attivo finanziario finanziato attraverso capitale proprio) che sale da 36,5 a 40,6.

In termini di redditività operativa del capitale investito (ROI) osservata per il totale delle società, il settore con il valore più alto è quello delle “attività manifatturiere etc..”(8,9) seguito dal turismo (6,4) e dal commercio (6,0).

Dal punto di vista dimensionale, il tasso di incremento del patrimonio netto risulta nettamente in crescita tra il 2016 e il 2017 e il migliore per le grandi imprese (valore della produzione >50.000.000 di euro); il dato peggiore (-3,4% sempre tra il 2016 e il 2017) è invece quello delle “micro” imprese (valore della produzione >=0 e <=2.000.000 di euro).

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