Oltre 100 persone hanno festeggiato ieri presso gli spazi di via Isotta la conclusione dell’attività informativa di diffusione delle buone pratiche di prevenzione e di contrasto ai focolai di zanzara tigre fatta dai ragazzi rifugiati e richiedenti asilo inclusi nel progetto SPRAR.
E’ stato un progetto all’insegna dell’informazione, dell’accoglienza e dell’inclusione, quello iniziato lo scorso 11 giugno e terminato ieri sera con la festa finale. Un’iniziativa che ha saputo dare testimonianza e concretezza alla parola integrazione, che non è rimasta solo sui fogli di carta ma si è fatta pratica grazie all’impegno dei ragazzi coinvolti nei progetti sociali.
L’iniziativa, che ha coinvolto cinque ragazzi profughi del progetto SPRAR, affiancati da altri cinque ragazzi italiani provenienti da contesti differenti, ha previsto un periodo di attività informativa sulle buone pratiche di prevenzione e di contrasto ai focolai di zanzara tigre. Un percosso iniziato prima con la formazione, sia per la lingua italiana che per la parte scientifica e poi con la vera attività informativa di contatto, porta a porta, con i residenti.
“E stato un progetto – sottolinea il Vicesindaco Gloria Lisi – che ha avuto un duplice obiettivo, cioè quello sanitario, per informare i cittadini delle procedure di prevenzione e quello educativo finalizzato all’integrazione. Una sfida che ha avuto un esito molto positivo. La dimostrazione di come il contatto quotidiano e l’ opportunità di conoscersi sulle cose siano i migliori deterrenti per abbattere i muri dei preconcetti”.
Alla festa erano presenti il Vescovo e numerosi rappresentanti di associazioni che hanno aderito all’iniziativa.