Una turista danese di 26 anni è stata violentata domenica all’alba, a Rimini, da un 37enne venditore ambulante di rose originario del Bangladesh. Nel giro di 24 ore, i Carabinieri lo hanno individuato e arrestato. Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, alle 5.30 di domenica l’uomo, su viale Regina Margherita ha notato la donna camminare, da sola, in direzione del proprio albergo. In sella a una bici, dopo averle fatto qualche complimento, le si è avvicinato saltandole addosso e toccandola con violenza nelle parti intime per poi scappare alle urla della giovane.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, era stato già denunciato per tre volte per violenza sessuale: due nei confronti di maggiorenni una nei confronti di una minorenne. Nel corso della notte, tra domenica e lunedì è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di violenza sessuale sulla turista danese. Questa mattina il Gip del tribunale di Rimini ne ha convalidato il fermo.
È durata meno di 24 ore l’impunità del cittadino bengalese classe 1981 già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, anche specifici, sottoposto, nel corso della notte, a fermo di indiziato di delitto per il reato di violenza sessuale. In passato avrebbe violentato anche una minorenne. Le denunce sono state registrate nel 1999 a Terracina (Latina), nel 2004 a Terni e nel 2006 a Rimini. Monir Md Lakaya, questo il nome dell’autore dell’aggressione, viveva in Viale Cormons, a Marina Centro pur essendo residente a Napoli.
I fatti addebitatigli risalgono alle ore 05:30 circa della notte di domenica 26 agosto quando l’uomo, dedito alla vendita ambulante di fiori, transitando in viale Regina Margherita, notava una giovane donna, una turista danese di 26 anni, che passeggiava da sola in direzione del proprio albergo. L’uomo, in sella alla propria bici, dopo aver fatto qualche complimento di troppo alla ragazza, verosimilmente infastidito dall’indifferenza di quest’ultima, la palpava nelle parti intime, cagionandole un forte dolore, dandosi immediatamente alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
Dopo essere stata aggredita, la giovane, in stato di shock, si rifugiava in un bar del vicino Viale Regina Elena ove veniva poi raggiunta da una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rimini. I militari, sebbene la turista rifiutasse il ricovero medico riservandosi di formalizzare in un secondo momento denuncia, hanno immediatamente le indagini del caso, acquisendo dalla stessa vittima la prima descrizione del proprio aggressore e raccogliendo le testimonianze di un avventore del bar che aveva assistito a parte della scena.
Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Davide Ercolani, si sono immediatamente focalizzate su un bengalese, già noto alle forze dell’ordine in quanto già resosi responsabile di analoghi reati negli scorsi anni, che è solito frequentare la zona per vendere fiori finti. L’ipotesi prospettata dai militari dell’Arma veniva altresì corroborata dalla testimonianza del barista che aveva soccorso la giovane il quale confermava di aver visto più volte il bengalese aggirarsi in zona infastidendo anche gli avventori del proprio bar.
Pertanto i militari della Compagnia di Rimini hanno diramato le ricerche a tutte le pattuglie sul territorio nella zona sud della città al fine di rintracciare l’autore del grave episodio. E nel corso della notte di lunedì 27 agosto i militari del Nucleo Radiomobile hanno rintracciato proprio in Viale Regina Margherita l’uomo, il quale indossava anche gli stessi indumenti della notte precedente. L’uomo, riconosciuto senza ombra di dubbio dalla vittima quale autore dell’aggressione, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e tradotto presso il carcere di Rimini a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso della mattinata odierna il fermo è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Rimini e l’uomo è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.