Sono oltre 50mila, secondo le prime stime degli organizzatori, le persone che nel weekend appena trascorso hanno raggiunto Santarcangelo in occasione della Fiera di San Michele. Fin dalla mattina di sabato 24, ma soprattutto per l’intera giornata di domenica 25 con un vero e proprio boom di visitatori, migliaia di persone si sono riversate nelle vie e nelle piazze del centro, che per l’Antica Fiera degli Uccelli ospitavano i prodotti tipici e gli antichi mestieri della Valmarecchia, oltre ai caratteristici animali di Romagna e alle tante iniziative culturali per adulti e bambini dedicate al dialetto e non solo.
Per l’assessore al Turismo, Paola Donini, la nuova impostazione della prima tra le fiere autunnali di Santarcangelo, basata sulle linee guida dettate dal nuovo bando dell’Amministrazione comunale, ha dato i risultati sperati. “La Valmarecchia, con la sua storia e le sue tradizioni, è stata la vera protagonista dell’intera manifestazione – dichiara l’assessore Donini – invitando cittadini e turisti ad approfondire la conoscenza dei prodotti locali, dei mestieri ‘dimenticati’, degli animali anche rari allevati nei nostri territori, delle grotte che caratterizzano la città e che per l’occasione sono state proposte in un percorso inedito. Il fatto che circa 1.500 persone abbiano preso parte alle visite guidate a dodici ipogei pubblici e privati ci soddisfa particolarmente, perché vuol dire che la Fiera ha rappresentato l’occasione per scoprire un aspetto importante dell’identità di Santarcangelo. Allo stesso modo ci fa molto piacere sapere – conclude l’assessore Donini – che ‘L’Aia di una volta’, ‘La Fattoria romagnola’ e tutte le altre iniziative con gli animali protagonisti, hanno attirato non solo esperti del settore, ma soprattutto numerose famiglie con bambini incuriositi dai bellissimi esemplari esposti nei vari luoghi del centro, che hanno fatto diverse domande agli addetti presenti. In definitiva, riteniamo che la strada intrapresa sia quella giusta e che per le prossime edizioni dovremo continuare a lavorare in questa direzione”.
Positivo anche il riscontro avuto dall’Associazione ANPANA, che allo Sferisterio ha promosso la campagna “Gli animali di tutti o di nessuno?”, con l’obiettivo di informare i cittadini sui risultati della gestione delle colonie feline da parte del gruppo “Le spacciagatti di ANPANA” e sui tanti cani in attesa di adozione al Canile di Fagnano.
Ma la Fiera di San Michele non si ferma qui. Giovedì 29 settembre, infatti, in occasione della Festa del Patrono sono previste diverse iniziative: a partire dal mattino piazza Ganganelli ospita bancarelle e stand gastronomici, mentre nelle vie del centro commerciale naturale gli esercenti propongono il Mercatino dei Commercianti. Dal pomeriggio fino a sera sono inoltre in programma animazioni per adulti e bambini a cura del gruppo Teatro è Libertà. Nella parrocchia della Collegiata, alle ore 18, il Vescovo Francesco Lambiasi presiede la Messa per San Michele Arcangelo, mentre la banda della Polizia di Stato – per celebrare il suo Santo Patrono – terrà un concerto in piazza Ganganelli alle ore 19 diretto dal Maestro Maurizio Billi. Conclude la giornata il concerto con il Coro Magnificat e Filippo Sorcinelli all’organo (Chiesa della Collegiata, ore 21).
Fino al 29 settembre prosegue inoltre la mostra fotografica di Francesco Franceschi allestita nella saletta della Pro Loco per riscoprire la fauna della Valmarecchia, mentre gli amanti dei cani sono invitati a partecipare a un incontro dal tema “Interventi di soccorso al cane, cosa fare in attesa del veterinario”, che sarà condotto da Fabio Vergoni, il veterinario della Scuola Nazionale del CISOM. L’appuntamento è per mercoledì 28 settembre alle ore 21 presso la ex biblioteca (via Cavallotti). Va avanti fino al 2 ottobre anche l’iniziativa “La cipolla nel piatto”, con la possibilità di gustare nei ristoranti del centro pietanze a base di cipolla, con ricette della tradizione o proposte degli chef. Nove i piatti disponibili presso le attività aderenti: Calycanto, Ferramenta, La Sangiovesa, Pizzeria L’Arcangelo e Trattoria del Passatore. Sabato 1, domenica 2 e lunedì 3 ottobre, invece, il Gruppo Micologico Santarcangiolese presenta la 13ma mostra micologica, con esposizioni e iniziative didattiche al Lavatoio (1/10, ore 15/21; 2/10, ore 9/21; 3/10: ore 9/12).
Continuano anche le iniziative di promozione della lingua dialettale con due appuntamenti molto attesi: il 3 ottobre prossimo ricorre infatti l’88° compleanno di Gianni Fucci e l’Amministrazione comunale, insieme agli Istituti culturali della città, organizza due eventi a lui dedicati. Sabato 1° ottobre, alle ore 17, in biblioteca si terrà “Mood Indigo. Parole, immagini, impronte di un poeta. Omaggio a Gianni Fucci”, a cura di Liana Mussoni con inserti musicali del Duo Tebataki. In esposizione “Pensieri”, opera in terra cruda di Mirella Serafini, realizzata in collaborazione con l’associazione Noi della Rocca. “Mood Indigo” è un recital che racconta gli umori e i sentimenti più intensi e delicati di un appassionato poeta santarcangiolese, attraverso le sue dediche agli amici e agli affetti più cari. I suoi pensieri ci conducono quindi verso la sua gente, il suo paese, i familiari, i tanti amici artisti, scrittori, poeti che possiamo vedere con gli occhi di Gianni, seguendo il battito del suo cuore grande e i ritmi jazz della sua anima musicale. Un canto profondamente individuale, ma allo stesso tempo collettivo e plurale che ci avvicina e ci fa sentire parte del suo mondo interiore, il suo mood indigo, che sfiora i toni dell’indaco e la linea melodica del blu.
Le iniziative dedicate a Gianni proseguono lunedì 3 ottobre alle ore 21 sempre in biblioteca, quando verrà presentata la nuova raccolta poetica di Fucci, “Lêgrimi ad luce”, edita da Il Vicolo Editore di Cesena (Collana “Le Ricordanze”) in occasione dell’88° compleanno dell’autore. Coordina l’incontro Davide Pioggia, consulente scientifico dell’opera, intervengono Ennio Grassi e l’editore Marisa Zattini, mentre Attilia Pagliarani e Angelo Trezza daranno voce ad alcune poesie della raccolta. Gianni Fucci (Monbeliard, 1928) giunge a questo importante traguardo con la pubblicazione di 89 poesie, suddivise in quattro sezioni. Così ne parla Marisa Zattini nella prefazione al volume: “È un libro che può dirsi sereno e prodigo di doni per il lettore. In alcuni frammenti lirici Gianni Fucci sembra costruire la sua poesia in sottrazione, per giungere all’osso con poche immagini essenziali dove la misura è quella perfetta del tempo breve”.