Nel tardo pomeriggio di venerdì 24 agosto il Segretario Nazionale dei Democratici, Maurizio Martina, aprirà il Festival de L’Unità di Riccione.
La tradizionale Festa comunale de L’Unità a Riccione compie quest’anno 70 anni: la prima festa si svolse alla fine di agosto del 1948, nei giardini antistante al mare. Probabilmente le edizioni realmente svolte non saranno state 70, perché nell’ultimo quindicennio alcuni appuntamenti con la Festa sono saltati. Ma è comunque una lunga catena di appuntamenti politici, culturali e ricreativi per militanti e dirigenti della sinistra riccionese. Nella migliore tradizione delle Feste a livello nazionale.
Daniele Montebelli ed Ezio Venturi nel loro libro “Viale don Minzoni 1. Il Partito Comunista Italiano Riccione” (Casa del Popolo Riccione / La Piazza, 2015) dedicano fra le tante pagine della vita del PCI riccionese solo poche righe e qualche fotografia (che anche noi riproponiamo) alle feste riccionesi. Gualtiero Masi, scomparso solo qualche mese fa, ricorda una festa dell’Unità del 1951 “di fronte al Ristorante Pescatore, allora in quell’area c’era un grande prato. Non avevamo gli stand, piantavamo dei pali di legno per costruire qualche piccolo chiosco dove si faceva da mangiare”.
Come ricordavo nell’opuscolo sulle feste de L’Unità, edito in occasione della Mostra fotografica alla Festa provinciale del luglio 2013 a Rimini (”Popolo in festa. Le feste dell’Unità nel Riminese 1951-2007” edito da Fondazione Rimini Democratica per la Sinistra, 2013) “tutte le feste hanno sempre cercato di avere un dirigente politico nazionale a cui affidare il “saluto”: difficile da programmare per tempo, ma sempre gradito anche quando arrivava all’ultimo minuto”. E’ il caso anche di quest’anno con Martina.
Sempre nel catalogo, si ricordava come “fra il 1945 e il 1951, anche nel Riminese incominciarono a svolgersi le prime feste de L’Unità (solamente della durata di una giornata, quasi sempre la domenica. Poi dal 1951 incominciò l’organizzazione delle Feste in tutte le sezioni, nei Comuni e la prima Festa circondariale. Per quest’ultima, negli anni’50 del commissariamento del Comune, furono necessarie durissime battaglie con gli organismi dello Stato per poterla effettuare”.
Scrive Anna Tonelli nel suo volume “Falce e tortello. Storia politica e sociale delle feste dell’Unità (1945-2001)” (Laterza, 2012): “Nelle feste si ritrovano l’elite e la base comunista, accomunate dalla voglia di vivere una politica fuori dalle sedi istituzionali”. E’ ancora così oggi anche per il Partito Democratico?