Sui “market place” disseminati nel web può capitare di imbattersi in annunci che segnalano la messa in vendita di oggetti in realtà rubati. In sostanza alcuni di questi portali fungono da terreno fertile per la ricettazione. Ma il rovescio della medaglia esiste: chi ha subito un furto e ha un occhio attento può riconoscere la merce che gli è stata rubata e sperare di recuperare la refurtiva.
E’ successo a un trentaquattrenne bresciano residente in Svizzera, che a Luglio aveva soggiornato in vacanza a Riccione. Nella Perla aveva subito il furto di una bici piuttosto costosa (il valore della due ruote si attesta intorno ai 4.000 euro). Fino a qualche giorno fa il mezzo lo aveva potuto rivedere in foto e in bella mostra in uno dei tanti annunci postati nei portali in cui è possibile fare acquisti online. L’inserzione era stato fatta da un diciannovenne di Crevalcore. Il proprietario della bici si è quindi finto interessato all’acquisto suggerendo come luogo di consegna della bici il comune emiliano, nel frattempo aveva denunciato il tutto ai Carabinieri mettendosi d’accordo con i militari, che si sarebbero presentati con lui sul posto in cui era stato stabilito dovesse avvenire la consegna.
Tutto è filato liscio, i Carabinieri hanno denunciato il ragazzo, incensurato, per ricettazione mentre il giovane che aveva subito il furto è tornato in possesso della sua bici.
