Nel giorno del Beer Day, la festa internazionale della Birra che si festeggia il 3 agosto è stato annunciato un record storico per la bevanda al malto: il 3% in più di italiani ha scelto di portarla a tavola. Insomma, nel solo primo semestre del 2018 sono stati sorseggiati 238 milioni di litri di birra. Questo è quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Ismea/Nielsen. Un dato che conferma quanto sempre più italiani apprezzino bere una buona birra fresca, specialmente in queste calde giornate estive.
Una bella notizia per i produttori di birra italiana che da anni stanno investendo sulla qualità e sulla promozione. A Rimini nel 1997 è nato un marchio d’ispirazione felliniana che si chiama Birra Amarcord e per parlare dei dati emersi nella Giornata Internazionale, ma anche di birra e iniziative promozionali, incontriamo Andrea Ciliberti, responsabile marketing di Birra Amarcord.
Una crescita interessante nel settore, merito solo dell’estate calda?
“Assolutamente no. Non ho visto la ricerca della Coldiretti, ma posso dire che secondo i dati Assobirra il consumo pro capite di birra è in crescita da 5 anni ed il 2017 ha visto il record storico del consumo pro capite di birra in Italia che ha raggiunto quota 31,8 litri ovvero quasi 2 miliardi di litri totali. La forbice che distanzia il consumo tra birra e vino si assottiglia sempre di più, la birra sta puntando al sorpasso. La bevanda maltata trova ormai il consenso del grande pubblico oltre che degli appassionati. Il 2017 ha anche segnato il record storico di birra prodotta in Italia 15,6 milioni di ettolitri, ed il record storico di birra esportata 2,7 milioni di ettolitri”.
Birra Amarcord un brand al passo con i tempi, dove la tradizione nel produrre la birra è affiancata anche dall’innovazione. A Birra Amarcord sono molto attenti alla tecnologia e ai social network. Tradizione confermata anche dal forte legame tra Birra Amarcord e la Romagna, un binomio che si sta ancora di più consolidando grazie anche alle iniziative promozionali. Perché avete scelto di legarvi alla Romagna?
“Tutto parte dalla scelta del nome Amarcord, che rimanda immediatamente al film di Fellini, ma è una parola dialettale che significa “io mi ricordo”. Il legame con il territorio dal quale proviene la Birra, poi si è andato nel corso degli anni, sempre di più consolidando anche grazie a collaborazioni importanti come quella con Tonino Guerra, la collaborazione con Eron, la partecipazione ad eventi del territorio come la festa de borg, il paganello. Siamo romagnoli, queste sono le nostre radici”.
Fellini, Tonino Guerra, il dialetto romagnolo uniti alla Birra Amarcord da un filo rosso: l’amore per la Romagna. Un amore quello per questo territorio che emerge anche dalla scelta di realizzare un contest fotografico che esaltasse soprattutto i luoghi, i momenti e i ricordi attraverso le immagini. Come si partecipa?
“Fino alla fine dell’estate utilizzando l’hastag #birraamarcordEromagna tutti gli amanti della fotografia, professionisti e non, potranno sia promuovere la destinazione Romagna su Instagram ma anche vincere una fornitura di birra. Al concorso stanno partecipando in tanti e le immagini sono molto belle e creative. Ma aspettiamo la fine di agosto per fare un vero bilancio. Quindi invito tutti coloro che hanno la Romagna del cuore a partecipare con una immagine che immortali un momento felice trascorso in questa terra, magari sorseggiando una buona birra Amarcord”.
Ciliberti lei e i suoi colleghi “ci avete messo la faccia” per citare un video virale realizzato dai dipendenti di una nota banca, e siete i protagonisti di una serie di video per il web. Ovviamente in comune con il video della Banca, c’è solo il coinvolgimento dei dipendenti, perché, dalla sceneggiatura alla presenza di una attrice professionista come Francesca Airaudo, i vostri filmati sono realizzati con ironia sicuramente, ma c’è anche una cura nei testi e nelle riprese.
Ci può raccontare come nasce l’idea di “insegnare” il dialetto romagnolo attraverso dei video?
“Sempre per quell’idea di valorizzare l’identità della birra, abbiamo pensato di realizzare delle “pillole” per poter diffondere un pò di dialetto romagnolo attraverso dei motti spiritosi, dei modi di dire. Birra Amarcord è un brand tutto romagnolo e questa, come altre iniziative, va proprio a consolidare il legame con la Romagna. Le parole in dialetto romagnolo, sono ancora una volta la dimostrazione dell’amore che Birra Amarcord nutre verso questo territorio. Il fatto di esserci coinvolti nei video fa capire quanto siamo orgogliosi di essere parte di quest’azienda e quanto siamo legati ad Amarcord in prima persona. Inoltre emerge lo spirito di collaborazione che si vive e respira tutti i giorni in azienda. Ci si può divertire anche lavorando. Per noi è così”.
E’ di questi giorni la notizia che Birra Amarcord ha vinto un importante premio internazionale come l’International Beer Challenge. Ci può anticipare qualcosa?
“I riconoscimenti del beer challenge sono il frutto del lavoro che in questi anni la proprietà ha portato avanti sugli impianti produttivi del birrificio e sono il frutto della competenza e della formazione continua dei mastri birrai che lavorano tutti i giorni per poter offrire la miglior birra di sempre. Abbiamo partecipato al concorso con alcune birre e siamo stati premiati. I risultati verranno pubblicati a settembre. Nessuna anticipazione. Siamo però molto contenti perché si tratta di un concorso internazionale a cui partecipano birrifici da tutto il mondo e non è facile vincere”.