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Rimini, Museo della Città: sabato l’inaugurazione della mostra di Pier Paolo Del Bianco

La proposta culturale della città di Rimini non si ferma, anzi si rafforza durante la stagione estiva, per offrire a riminesi e turisti un ventaglio di opportunità che apre sempre nuove prospettive alla città, capace di fare sistema ed essere riferimento non solo come “capitale balneare” ma anche per la valorizzazione del suo patrimonio artistico e culturale.

Proprio in questa cornice si inserisce la personale di Pier Paolo Del Bianco, artista riminese che ha attraversato il fermento artistico internazionale e locale, dagli anni ’80 a oggi, cercando, grazie a viaggi e relazioni, un dialogo con l’art brut tedesca e il grafitismo americano di questi decenni e che per la prima volta espone le sue opere nel contesto del Museo della città di Rimini – Manica Lunga, al primo piano del corpo antico del museo nel cuore del centro storico.

Per tutto l’arco del Novecento la pittura ha cercato infiniti percorsi di emancipazione dalle funzioni accessorie e una delle strade più indagate è quella dell’immediatezza della creazione. La rapidità del gesto pittorico, l’impulso hanno trovato così posto nell’arte e nei suoi luoghi di celebrazione. Dagli anni ’60 in poi l’astrazione ha lasciato il campo all’indagine Pop degli oggetti e dei corpi, producendo ritratti stenografici, quasi istantanei – spiega Massimo Pulini, assessore alla cultura del Comune di Rimini, curatore dell’introduzione del catalogo della mostra in programma è da queste premesse formali che Pier Paolo Del Bianco costruisce il proprio alfabeto visivo, nel quale l’immediatezza del gesto si sposa a un crudo commento esistenziale. L’altro polo a cui sembra rivolgersi la ricerca dell’artista romagnolo, in buona sincronia, è il neoespressionismo dei pittori tedeschi cresciuti tra gli anni Settanta e Ottanta, come Baselitz, Fetting, Penk e Schnabel. Non deve stupire la nascita di questi dipinti nella provincia romagnola, nell’ultimo lembo della Est coast, non deve risultare strano che parlino un linguaggio metropolitano, in dialogo con Berlino e New York, perché anche la periferia italiana, nell’individuale ricerca di sincerità, nello scandaglio della propria solitudine, può imbattersi in una rabbia che, malgrado una differente geografia, vive lo stesso tempo, il tormento della medesima epoca”.

Alle ore 18 di sabato 4 agosto, l’assessore alla cultura Massimo Pulini aprirà ufficialmente le visite alla collezione di opere. Ad accompagnare l’evento ci saranno i brindisi offerti dall’azienda vinicola del territorio “Podere Vecciano”. La mostra proseguirà fino al 15 settembre 2018 con i seguenti orari di visita: martedì e mercoledì ore 10-13 e 16.30-19.30; da giovedì a domenica ore 10-19.30; apertura serale tutti i mercoledì di agosto dalle 21 alle 23. Chiusa il lunedì.

Info:

http://www.museicomunalirimini.it/mostre_eventi/agenda/pagina1055.html
https://www.facebook.com/delbiancoarte/

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