Cerca
Home > Ultima ora politica > Summer Pride, Riminix: “Gnassi eviti la politicizzazione. E’ il primo che ha pregiudizi”

Summer Pride, Riminix: “Gnassi eviti la politicizzazione. E’ il primo che ha pregiudizi”

Le considerazioni di Emilio Manaò, portavoce di Rete RiminiX sul Summer Pride di domani, a Rimini, e le sue risposte ad Andrea Gnassi e Mario Erbetta:

La Rete RiminiX – partecipante ed iscritta ai Piani di Zona  del Comune di Rimini, Rete Glbt che si occupa di tutela delle politiche di genere e di problem solving legata alla negazione dei diritti che pratica sovente anche l’amministrazione comunale di Rimini, nell’invitare alla massima partecipazione al Pride di Sabato 28 Luglio replica al Sindaco di Rimini Gnassi. “Il Sindaco di Rimini (sostiene l’ufficio stampa della Rete RiminiX) eviti la politicizzazione dell’evento, è il primo che ha pregiudizi nei confronti della popolazione omosessuale – partecipare al Pride deve prescindere ed andare oltre l’interesse politico. Gnassi ed i suoi Assessori imparino che gli omosessuali sono persone in carne ed ossa che chiedono diritti e rispetto tutto l’anno – ed un solo giorno evita l’appagamento di chi vuole rispetto ed integrazione. La Giunta, l’Assessore Lisi, l’Assessore Morolli e l’altro della Polizia Municipale ci spieghino dove è la parità di trattamento nell’evento promosso da Arcigay a cui va data la giusta meritocrazia per aver sfondato ancor più la breccia dell’intolleranza con un’evento quest’anno che arriva con una piattaforma chiara come si auspicava. Dove sono le bandiere Raimbow al pari della Notte Rosa e di tutti gli altri eventi caratterizzati dal Comune. Il Comune sta trattando l’evento di Arcigay come un’evento di serie b. Aver dato il contentino con il Patrocinio non oneroso, cari Signori del Comune mica che vi giustifica. Gnassi eviti di prendersi meriti che non ha, ed eviti di mettersi in cattedra, visto la poca conoscenza dei contenuti e la mancanza di rispetto che ha nei confronti della storia omosessuale. Sappiamo bene come la giunta di Rimini pratichi due pesi e due misure. Intanto il merito dell’evento va dato unicamente ad Arcigay ed al suo Presidente Marco Tonti che sappiamo bene come quest’anno abbia dovuto fino all’ultimo tirare fuori da gran lottatore quale è le unghie, poiché rischiava di saltare considerando la difficoltà e le restrizioni imposte per legge da neo circolari sulla pubblica sicurezza, per fortuna che ha prevalso la sua forza e la sua determinazione da Leone lottatore quale è. Questo Pride se vogliamo è un Pride che nasce unitario, c’è gente che ci lavora da mese sia in primo piano che in secondo piano e si contraddistingue oltre che per la sua limpida chiarezza anche per un manifesto che va oltre la richiesta di emancipazione omosessuale anche per la marcatura di una lotta per respingere al mittente ogni ingerenza nella vita quotidiana del prossimo, ogni arroganza, ogni preclusione di genere davanti alla richiesta di diritti; si contraddistingue per una lotta contro ogni intolleranza che proviene ultimamente in un clima sociale coatto procurato nella maggioranza dei casi da chi siede in parlamento e nei ministeri. Lo stato attuale del clima di intolleranza sociale impone l’unità in questi momenti; la prevalsa su ulteriori divisioni sarebbe state poco comprese dalla popolazione omosessuale che invece ha bisogno di unità – per questo anche nella Rete RiminiX ha prevalso quest’anno lo spirito unitario per dimostrare quanto sullo stesso piano della battaglia dei diritti ci possa unire – proprio perché le divisioni fanno male e da nessuna parte portano. A Rimini comincia a respirare un’aria nuova. Nelle battaglie non sempre uno deve essere un capo popolo. Si può lavorare ed incidere anche stando sul fronte, dietro le quinte oltre che in prima linea. Detto ciò il Sig. Gnassi eviti di strumentalizzare l’omosessualità per proprio tornaconto politico occupandosi di omosessualità una volta all’anno – partecipi in silenzio, faccia quello che vuole, si unisca al corteo con la consapevolezza e la presa d’atto necessaria a dimostrare che una amministrazione può essere presente nell’emancipazione 365 giorni all’anno; eviti di fare due pesi due misure; colori la Città di Rimini di Bandiere Rainbow; diffonda senza censurare ancor più il filmato girato anche Rimini dal Regista Filippo Soldi che racconta alcuni casi di omofobia nel Riminese – un filmato chew ha partecipato al Festival del Cinema di Roma – Premiato da Vladimir Luxuria al Festival del Gender; si esprima senza piè ritardare per l’intitolazione di una Via oppure di una Piazza ai Moti di Stonewall del 1968/1969 quando negli USA nacquero i primi Movimenti di Lotta per la conquista dei diritti per gli omosessuali a cui poi fece seguito in Italia il glorioso FUORI il Fronte Rivoluzionario degli Omosessuali e sopratutto Sig. Sindaco Gnassi si metta in riga anche a Rimini per lottare e risolvere casi irrisolti di omofobia accentuandone la lotta come sta facendo la Regione Emilia Romagna che sta attuando una legge Regionale contro l’omofobia, un primo passo che si auspica possa essere da trampolino di lancio per una più ampia legge nazionale. Per rispondere invece al Consigliere Comunale Avv. Mario Erbetta che parla di manifestazione colorita, io le dico vada oltre al pensiero del colore – un Pride nasce in quadricromia, ha più colori, viene considerato apposta con la bandiera Raimbow che è una bandiera che vuole esprimere pace e tolleranza – sappiamo tutti che tipo di manifestazione è – e sappiamo che è una manifestazione organizzata da un’associazione privata che manifesta con una giusta causa a cui quanto meno aldilà della politica chi è rappresentante in comune di qualsiasi forza dovrebbe quanto meno per il ruolo che copre partecipare. Poi se vogliamo parlare di colorito anche ciò che è andato in scena a Bellaria Igea Marina nei giorni scorsi e stata una manifestazione colorita – ma che va molto oltre il colorito, solo che la differenza sta che questa manifestazione colorita pratica da una coppia eterosessuale se vogliamo metterla sul piano della legalità la differenza sta nel fatto che a Bellaria Igea Marina questa coppia eterosessuale ha consumato un rapporto sessuale in pieno giorno con tanto di elogi e di ironie oltre che di indignazione – su un noto social. IO a dirla tutta in un Pride mai ho visto la consumazione di rapporti sessuali. Ci si spaventa per un fondo schiena? Sapete come è impostata la manifestazione e cosa chiede? Giusto? Ma la Bibbia racconta chiaramente di come l’essere umano sia stato fatto in tenuta adamatica  – poi è anche vero che però che il frutto proibito che ha fatto vergognare l’uomo di essere nudo la raccolto la donna. Quindi vogliamo parlare degli errori fatti da talune donne siano esse Lilith ed Eva? Meglio lasciar perdere perchè ne scapperebbe fuori un romanzo. W gli Omosessuali. Partecipiamo in massa senza politica e ne partitocrazia che dobbiamo gettarci alle spalle. Partecipiamo da Omosessuali e per sostenere in esso la piena emancipazione della omosessualità”.

Ultimi Articoli

Scroll Up