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Miramare, Carabinieri scoprono dormitorio di senza tetto, bivacchi in condizioni allucinanti

Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Miramare, insieme al personale del nucleo Carabinieri Cinofili di Bologna, hanno passato al setaccio alcuni edifici abbandonati. Questa volta non è stato pescato nessuno, però è spuntato un intero dormitorio abusivo.

Nel corso dell’ispezione presso un’area abbandonata dove sarebbe dovuto sorgere un residence, i militari hanno constatato che, nonostante la proprietà avesse provveduto a sigillare tutti gli accessi, ignoti avevano divelto i pannelli di legno utilizzati per chiudere gli accessi al piano terra per poter introdursi all’interno.

Ispezionati tutti i piani dell’edificio, ecco le tracce inequivocabili di diversi bivacchi di fortuna di senza tetto, in condizioni igieniche spaventose: materassi recuperati dalla spazzatura, ferri arrugginiti e, in diversi locali, candele consumate che avevano innescato principi d’incendi. Negative anche le verifiche effettuate nelle varie zone della struttura da parte del cane antidroga del nucleo cinofili di Bologna: oltre a sigarette spente, il cane non ha fiutato resti di stupefacenti.

D’intesa con la proprietà, si è proceduto alle opportune operazioni di bonifica dei bivacchi ed ripristino degli sbarramenti di porte e finestre.

Inoltre, a seguito degli sviluppi investigativi sul conto dei soggetti rintracciati nella mattinata di ieri all’interno dell’ex delfinario di Rimini, i Carabinieri hanno tratto in arresto A. A., cittadino tunisino di 24 anni, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dal Tribunale di Bologna a seguito delle reiterate violazioni del divieto di dimora in quella Provincia cui lo stesso era sottoposto nell’ambito di un procedimento penale che lo vede imputato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Per lui un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare eseguita dai militari della Stazione Rimini Porto. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato tratto in arresto ed associato presso la casa circondariale di Rimini.

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