Minuto e dal viso dolce, non ce lo vedi, armato di fucina, fiamma ossidrica, saldatrice, fresa, troncatrice, a trasformare una barra di acciaio o una putrella, come fosse creta, in un’opera d’arte.
Eppure nella sua officina a Cavicciano, una frazione di Gemmano, hanno preso forma decine e decine di sculture, oltre a trofei, cimeli e totem che hanno trovato collocazione in biblioteche, musei, luoghi di culto, ed in importanti mostre permanenti, e collezioni private, non solo del circondario di Rimini.
Da circa trent’anni Lorenzo Canducci, in arte Lorca (nella foto), si dedica con passione alla scultura in ferro e acciaio. Le sue prime mostre personali già nel 1991 a Riccione con la mostra “Di ferro e di fuoco”, poi nel 1994 alla Galleria Civica di Villa Stellone, Torino, quindi Vienna, Austria, alla Creditanstalt Bankverein nel 1998. Nel 2006 Lorca si ripropone a Riccione con la rassegna “Di mari di sabbie di terre lontane” con una nuova personale al Castello degli Agolanti e quindi nel 2008 a Morgex (Aosta), e così via.
Lorca, che sta appunto per Lorenzo Canducci, ha partecipato anche a numerose collettive riportando lusinghieri consensi e riconoscimenti: nel 1994 simposio di scultura “La pietra e il mare” a Riccione, eseguendo un’opera in marmo e acciaio inossidabile, attualmente collocata nel parco della Resistenza di Riccione; Luglio 1995, Expoò ’95 a Morciano di Romagna; Marzo 1996, Concorso “Arredo e Metalli” indetto dall’Ente Fiera di Bolzano; Agosto 1996, simposio di scultura notturna “Scultura a Montefiore” nel corso della settimana “Rocca di Luna” indetta dal Comune di Montefiore Conca; nel 1997 e negli anni successivi con “Spaziolibertà” partecipa a diverse mostre collettiva, fra cui a Ivrea, Art.I.Do a Rimini, Porto Recanati, in Spagna a Saragozza, Novara, al Sestrière (TO), ecc.
Dice di lui il professor Ennio Grassi: “…i lavori in ferro di Lorenzo Canducci hanno all’origine le stimmate di un’autentica necessità creativa… le lastre che si aprono e si squarciano violentemente, quasi a rivelare una oscura e inquietante vitalità. Ciò che sorprende è l’esito maturo delle sue opere, la loro persuasività, che legittimano una presenza artistica rara e generosa”.
Lorca è da sempre amico di Gemmano e, come si è detto qui realizza le sue opere. Peraltro, già nell’agosto del 1997 ha esposto presso la Sala Pillitteri.
Oggi, stimolato dal Sindaco di Gemmano – e amico – Riziero Santi, ha deciso di dedicare a Gemmano una scultura, che ha intitolato “Mondo in Pace” e che prende spunto dai luoghi di Gemmano, che sono stati teatro di guerra con la Linea Gotica ed il passaggio del fronte del 1944.
“Avevo solo sette anni – ricorda Lorenzo Canducci – quando a causa del passaggio del fronte, sono stato costretto a vivere in un rifugio sottoterra insieme alla mia famiglia. Mia madre fu ferita da un cecchino. Per tutti quei lunghi giorni mi sono sentito in gabbia. Una gabbia fatta di paura, fame, tristezza e smarrimento. Sono uscito vivo da quella esperienza, ma molto provato e con il desiderio di poter vivere in un mondo di pace. La mia scultura rappresenta quel bambino che uscendo dalla gabbia sostiene un mondo con il simbolo della pace”.
“Sono onorato ed orgoglioso della decisione di Lorenzo – afferma il Sindaco Santi – per diverse ragioni. E’ un altro artista, dopo il pittore Vites, che risponde al nostro appello di darci una mano nel valorizzare con opere d’arte il nostro piccolo centro storico. Inoltre conosco Lorenzo e la sua famiglia e da tempo seguo e apprezzo il suo percorso artistico e le sue opere, che già arricchiscono diversi luoghi di prestigio del territorio. E ancora: ha casa e produce le sue opere a Cavicciano di Gemmano. Oltre a tutto questo c’è una condivisione profonda del tema scelto: “Mondo in pace”. Si addice molto a questo nostro piccolo comune che ha sofferto tanto la guerra e che oggi ne testimonia ancora le conseguenze con la presenza dei tanti tangibili segni del passaggio del fronte e della distruzione subita. Un simbolo di pace nel paese, collocato nella piazza centrale del centro storico, ci voleva, e mi piace che questo simbolo sia stato realizzato da Lorenzo, che in se, come uomo, come artista, impersonifica l’amicizia, la pace e la solidarietà”.
La scultura è collocata sulla piazza di Gemmano e sarà inaugurata alla presenza del Presidente della Regione Emilia- Romagna, Stefano Bonaccini, il venerdì mattina del 30 settembre nell’ambito della commemorazione della “Battaglia di Gemmano”.