Un comunicato con le valutazioni di Sabrina Vescovi, del Partito Democratico, sul consiglio comunale che ha portato all’approvazione della variante urbanistica:
“Riccione cambierà aspetto, chiudendo la vista a mare: non sarà più la stessa!
Con la variante urbanistica approvata nel Consiglio Comunale del 19 luglio, che diventerà esecutiva tra pochi giorni, vedremo nuovi alberghi o appartamenti turistici in prima linea crescere come funghi; passeggiando sul lungomare della nostra città da nord a sud, ben 19 aree (tecnicamente unità F) si svilupperanno in altezza con grandi incrementi di cubatura e numerosi incentivi per chi investe e riqualifica.
Non ci saranno più aree verdi e libere da edificato in prima linea; sarà un susseguirsi di cemento, nuove camere e appartamenti a fare concorrenza a quegli imprenditori riccionesi che non rientrano fra i potenziali 19 estratti sulla ruota della “fortuna”.
19 fortunati e 1 escluso da questa manna improvvisa: il Savioli spiaggia! L’unico per cui tutte le forze politiche della città si erano dichiarate disponibili a valutare anche in termini di “deroga”. Un luogo eccezionale, sia per ciò che rappresenta che per il luogo in cui si trova. Un simbolo che la Tosi condanna a rimanere così com’è, un rudere, per sempre!
Fortunati saranno anche i titolari di concessione (solo quelli della zona nord e qualcuno in zona sud) delle aree di spiaggia di proprietà comunale che la Tosi si accinge a vendere.
Ebbene si!
Nella stagione dei saldi la Tosi è arrivata a vendere la spiaggia.
Il bene redditizio più prezioso di questa città.
Il bene su cui si è costruita la storia economica della nostra città. Un bene che oggi incassa una concessione e non è quindi un “costo” per il comune, tanto meno un problema. Perché liberarsene dunque? Il quadro normativo sulla Bolkenstein è tutt’altro che definito. E l’introito previsto è irrisorio rispetto al valore strategico del bene.
Chiediamo quindi al sindaco di aprire un dibattito cittadino su questi argomenti. Lo chiediamo con forza sia per le dismissioni del patrimonio pubblico che per la variante al Rue, che è stata fatta passare alla chetichella, senza che ci sia stato un coinvolgimento vero della città, dei suoi operatori e delle forze politiche di opposizione che rappresentano numericamente la maggioranza dei cittadini.
Forze politiche di opposizione che, unanimemente ieri sera, hanno bocciato la politica di questa maggioranza e la mancanza di visione strategica che sta drammaticamente emergendo”.