Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi interviene sulle ultime iniziative di Forza Nuova, fino alla marcia sulla spiaggia insieme a estremisti della Falanga polacca.
“Il Comune – scrive il sindaco – ha già segnalato il fatto e le autorità competenti sono in azione da giorni per la procedura è le iniziative del caso. Il Comune ha chiesto che siano presi tutti i provvedimenti necessari al contrasto di azioni miserevoli e offensive come queste. Rimini, che è medaglia d’oro al valor civile, respinge ogni volta con forza questi rigurgiti di fascismo”.
“Tanto è vero questo che io personalmente ho presentato nel 2015 ad alcuni parlamentari la proposta di reprimere il fenomeno della vendita di gadget fascisti, poi servita come fondamenta per la legge Fiano. Non solo: lo scorso anno abbiamo denunciato messaggi pubblicati sulla pagina social di Forza Nuova Rimini, ottenendo il parziale oscuramento della pagina e 9 rinviati a giudizio per insulti e minacce. Che certo non ci faranno arretrare di un millimetro”.
“Fermo restando che eventuali autorizzazioni le conferisce l’autorità di sicurezza e non l’ente pubblico, il Comune di Rimini nell’ambito delle sue competenze sta persino lavorando alla modifica del regolamento di concessione di spazi per i presidi per interdirli ai movimenti di ispirazione fascista. Nella piazza intitolata ai Tre Martiri i fascisti e Forza Nuova non hanno alcun diritto di andarci”.
“Sull’iniziativa della spiaggia, come ho detto seguita e monitorata dalle autorità che hanno competenza, aggiungo una cosa oltre lo sdegno: si tratta di una buffonata in camicia nera da parte di 5- 10 scappati di casa che si sono messi in fila per un selfie fascista. Postato poi qualche giorno dopo con la pretesa di millantare chissà cosa, in una riviera libera aperta e organizzata in questi giorni con milioni di persone”.
“Invito anche i media – conclude Gnassi – a dare il peso che ha: un gruppo di scappati di casa che non conosce nulla della storia di questa città e della riviera e soprattutto si fa soldato penoso di un clima italiano, questo si intollerante e privo di memoria, assolutamente da contrastare e da combattere. E che non può essere mai sdoganato a qualsiasi livello. Io mi.preoccupo molto più di questo che degli scappati di casa, siano essi italiani o polacchi”.
Sul tema interviene anche la segreteria di Sinistra Italiana:
“A Rimini si sta oltrepassando il limite, ai gruppi neo nazisti in questi giorni è stata concessa piena agibilità politica per il loro sproloquio pieno di odio, razzismo e sessismo, permettendogli di lanciare una “collaborazione” europea con un gruppo neo nazista polacco per “presidiare” la città di Rimini. Crediamo che quanto stia succedendo sia di una pericolosità estrema e, tra l’altro, ancora non ci capacitiamo del silenzio dell’amministrazione comunale su questo.
“Non ci capacitiamo neppure dello spazio concessogli dai privati, prima dall’Hotel Touring (che in seguito alle pressioni tramite campagna di boicottaggio della struttura si è tirato indietro) e poi dell’Hotel Polo che in extremis ha concesso loro la sua struttura per far si che il loro “convegno” potesse avere luogo, dando così piena agibilità e la possibilità di lanciare la loro collaborazione europea volta, a dir loro, a garantire la “sicurezza” per le strade. Pensiamo che dei gruppi fascisti, neo nazisti, non possano in alcun modo avere tanta libertà di azione, ne tantomeno possano avere così tanta agibilità da affermare di “sostituirsi” allo stato nel presidiare i territori; sono gruppi che, in primis, la nostra Costituzione mette al bando; sono essi stessi un pericolo per l’ordine pubblico e nient’altro. Rimini si sta trasformando nel luogo dal quale parte un’accelerazione preoccupante e indegna; crediamo che nessuno voglia che questa città, la sua storia antifascista e più in generale quella di tutto il paese, venga così calpestata”.
“Ma non c’è solo Rimini coinvolta in questo scempio; perché in altre zone dell’Emilia Romagna si stanno registrando episodi di aggressioni razziste e fasciste; a Forlì si è sparato con proiettili ad aria compressa verso dei ragazzi solo perché con un colore della pelle considerato “diverso” da questa gente; sta montando un clima sempre più razzista e insopportabile che va assolutamente bloccato”.
“Chiediamo a tutte e tutti gli antifascisti di continuare a protestare per quanto sta accadendo, continuando a boicottare l’Hotel Polo e anche sull’Associazione Italiana Albergatori che non ha ancora proferito parola su quanto accaduto, sulla connivenza di alcune strutture con questi gruppi neo fascisti per un mero e misero ritorno economico.
Cosi come bisogna continuare a fare pressioni verso le istituzioni tutte, dalle amministrazioni comunali a quella regionale, dalle questure alle prefetture, affinché si prendano provvedimenti seri e si smetta di concedere piena agibilità a tutti questi gruppi neo fascisti e nazisti che fanno dell’odio razziale il loro “credo”.
“Rimini, l’Emilia Romagna, tutto il paese, non può continuare a subire un tale scempio, non vogliamo che si trasformi nella culla di una preoccupante e drammatica involuzione sociale e culturale; c’è bisogno di muoversi e reagire collettivamente”.