Non vi saranno due squadre di basket a Rimini. I ragazzi della Darsena – il gruppo riminese che ha affiancato il bolognese Luca Corbelli nella trattativa coi Crabs di Luciano Capicchioni – si sono chiamati fuori.
Dopo aver preso atto della nascita del progetto Rinascita Basket Rimini, che coinvolge dieci società del territorio, che parte dal basso, che vuole puntare sul movimento giovanile, e verificata la mancanza delle condizioni per un percorso comune con la partecipazione al campionato cadetto attraverso il titolo della Vis Nova Roma, i ragazzi della Darsena hanno deciso di abbandonare il loro progetto.
Questo il comunicato ufficiale
“Il presente per esternare la nostra posizione relativa al Basket Rimini. Il progetto nasce da un sano e genuino entusiasmo verso quella che appariva come una situazione difficile della storia della pallacanestro riminese, di conseguenza con estrema umiltà e passione, abbiamo iniziato a sviluppare un percorso ambizioso ma ponderato, da una parte per riportare in alto il nome dei Crabs ed il suo celebre codice 00122, dall’altra per restituire qualcosa ad un territorio che amiamo profondamente e che in questi anni ci ha dato la possibilità di raggiungere ottimi risultati personali, infine, in un’ottica di potenziamento e diffusione del nostro brand, ottenendo una visibilità trainante per le nostre attività.
Animati quindi da questo spirito e da tali prospettive, abbiamo creato un progetto basandoci su due pilastri per noi imprescindibili: l’estrema trasparenza e il coinvolgimento di chiunque avesse voluto condividere il nostro obiettivo. Dal mese di febbraio si sono così susseguiti numerosi incontri dapprima con l’attuale proprietà della squadra, con l’amministrazione, con potenziali partner, con i numerosi sponsor, amici fidati e affezionati consiglieri, con Paolo Carasso ed infine con Luca Corbelli.
Con quest’ultimo, abbiamo deciso di condividere l’ultima fase di questa lunga e farraginosa maratona, avendo trovato un accordo per un’uscita graduale dell’attuale proprietà del Basket Rimini Crabs, e avendo lavorato per l’acquisizione del titolo della Vis Nova Roma per consentire alla pallacanestro riminese di rimanere, o in un certo senso tornare, in serie B.
Arriviamo agli ultimi concitati giorni in cui a seguito della conferenza stampa di presentazione di RBR, accogliendo l’invito dell’Assessore Gian Luca Brasini a ragionare per il bene comune, ci siamo seduti mercoledì al tavolo delle trattative con i vertici di RBR e l’Assessore stesso. Durante tale incontro, abbiamo messo sul piatto il titolo di serie B, un consistente apporto di sponsor (in primis quello dato dalla nostra azienda) e tutto l’entusiasmo, l’energia e la laboriosità di cui crediamo umilmente di disporre.
Tuttavia, non essendo state accolte le nostre “condizioni”, volendo rimanere fedeli alla nostra premessa, riteniamo che andare avanti, iscrivendo la squadra al campionato di serie B, creando così due realtà nella stessa città, sia estremamente dannoso e controproducente. Agire in tal senso significherebbe tradire i presupposti dai quali tutto è nato, la genuinità delle nostre intenzioni, il desiderio di creare unione, rete e condivisione, la volontà di fare qualcosa di utile, positivo e, perché no, anche romantico per la nostra città.
Alla luce di queste considerazioni, vogliamo dapprima ringraziare tutte le persone che in questi mesi hanno supportato, lavorato e creduto in noi, ringraziamo l’amministrazione, aperta al dialogo e al confronto, ringraziamo gli amici giornalisti e quindi comunicare ufficialmente che non intendiamo proseguire nella realizzazione del nostro programma né iscrivere la nuova realtà al campionato di serie B. Per concludere, vogliamo rivolgere un sincero in bocca al lupo a chiunque si adopererà per il bene dello sport, della pallacanestro riminese e dei giovani. Forza Rimini.”
Francesco Mautone e Giorgio Matassoni“