Aveva commentato su Facebook, sotto la pagina del Resto del Carlino che pubblicava la notizia della violenza di gruppo di Rimini: “Lo stupro è peggio ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale”.
Aveva poi subito cancellato il post, ma ormai era troppo tardi. Abid Jee, 24 anni, che dal dicembre 2016 lavorava come mediatore culturale per la cooperativa bolognese Lai-MomoLe , era stato licenziato dopo un vespaio di polemiche.
Le sue frasi gli erano anche costate una denuncia per istigazione a delinquere. Ora la Procura di Bologna, con il procuratore aggiunto Valter Giovannini, ne ha chiesto l’archiviazione con la motivazione che le sue furono certamente parole volgari, gratuite e offensive per le donne, ma non c’era la volontà di istigare a delinquere. Il Gip ha accolto la richiesta e nelle scorse settimane ha archiviato.
L’indagato, un pachistano, durante l’interrogatorio si era scusato si scusò dicendo di voler intendere tutt’altro e il suo difensore presentò una memoria difensiva. Ma l’archiviazione è stata motivata per mancanza dell’elemento psicologico del reato: non voleva, cioè, istigare qualcuno a commettere un reato.
(Ansa)