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9 settembre 2006 – Prima di Serie B: Rimini-Juventus

Il 9 settembre 2006 il “Romeo Neri” di Rimini, stipato con oltre 11 mila spettatori, ospita un evento storico: la prima partita della Juventus in Serie B. La Vecchia Signora, come mai le era accaduto, deve infatti cimentarsi nella serie cadetta dopo la retrocessione – e con 16 punti di penalizzazione – seguita all’inchiesta di Calciopoli. E il calendario assegna il suo esordio ad una trasferta a Rimini.

Così la Gazzetta dello Sport narra quell’incontro:

 Ricchiuti rimanda la Juve
I bianconeri fermati sull’1-1 dal Rimini. Paro illude la squadra di Deschamps, poi il fantasista dei romagnoli pareggia i conti approfittando di un erroraccio di Boumsong

RIMINI, 9 settembre 2006 – La Via Crucis della Juventus comincia nel peggiore dei modi. I bianconeri vengono bloccati sull’1-1 a Rimini, dove fino alle sentenze di Calciocaos avrebbero potuto giocare solo in occasione di qualche torneo estivo. Ma la piadina romagnola va di traverso agli uomini di Deschamps, che mostrano la carica agonistica giusta, ma anche una condizione atletica approssimativa, un gioco poco brillante, e una difesa da brividi. E così il pomeriggio al Romeo Neri diventa nero come le facce dei tifosi della Vecchia Signora, inviperiti contro la dirigenza, contestata palesemente. E dire che John e Lapo Elkann, a fianco di Cobolli Gigli, erano venuti a Rimini proprio per dimostrare il massimo attaccamento alla squadra. La serie B sarà un osso duro, il -16 in classifica dopo un turno è una visione da film dell’orrore. Del Piero e compagni dovranno giocare altre 41 finali, perché tutti affronteranno i bianconeri nella partita della vita. Come ha fatto il Rimini, che ha conquistato un punto meritato, mettendo in mostra un Barusso strapotente atleticamente a centrocampo e un Ricchiuti dai piedi di seta in avanti.

Juve-Rimini

LA GARA – Deschamps preferisce Birindelli a Balzaretti e Marchionni a Camoranesi. In attacco il tandem Del Piero-Zalayeta, con Bojinov in panchina. Il Rimini schiera Matri da centravanti, con l’estroso Ricchiuti e il brasiliano Jeda a supporto. La Juve parte bene. Nei primi 15′ dimostra di avere voglia di vincere, l’atteggiamento è quello giusto. Marchionni sulla destra fa un po’ quel che vuole, mettendo alla frusta Regonesi, che non ha il suo passo. L’esterno destro della Nazionale e Nedved vanno al tiro in un paio di occasioni, ma Handanovic fa buona guardia. Poi il Rimini prende le contromisure, e riesce a imbrigliare il gioco dei bianconeri, orchestrati da Paro, ordinato ma senza lampi. Zalayeta è poco incisivo ed indolente come nelle giornate peggiori, Del Piero brilla solo a tratti, quindi trovare il gol diventa complicato. Il Rimini si difende senza dover fare le barricate e chiude il primo tempo sullo 0-0 dopo 45′ più che dignitosi, pur senza sussulti in avanti.

La prima occasione della ripresa capita sulla testa di Matri, che approfitta di un’amnesia grave di Boumsong. Buffon è provvidenziale: respinge da campione. E la Juve risponde trovando subito il gol. Angolo dalla destra conquistato da Del Piero, la palla respinta in area carambola sui piedi di Paro che dal limite dell’area trova il destro vincente. Il Rimini risponde subito: con Ricchiuti (alto) e Jeda (colpo di testa respinto da Buffon). Cristiano sembra rovinare tutto facendosi buttare fuori da Saccani per un intervento scriteriato su Nedved. Secondo giallo inevitabile, e doccia anticipata. Ma ci pensa Boumsong, l’ultimo arrivato, a pareggiare i conti. Degli errori e del punteggio. Clamorosa dabbenaggine difensiva che lancia Ricchiuti, che trafigge Buffon con un diagonale perfetto. E dire che Cobolli Gigli nell’intervallo aveva parlato bene del difensore francese, principale acquisto della sua gestione. Un classico autogol verbale. Il disperato forcing finale della Juve (dentro Camoranesi e Palladino) non produce effetti. La partenza è in salita.

Ed ecco gli highlights della partita:

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